Vivo d’Orcia: Palio del Boscaiolo 2024 al Rione Caselle

palio del boscaiolo 2024 caselleLa ventiduesima edizione del “Palio del boscaiolo”, in programma domenica scorsa (20 Ottobre) a Vivo d’Orcia, ha visto trionfare – nella suggestiva cornice del borgo dell’Eremo, Contea dei Conti Cervini – il Rione giallo-verde delle “Caselle” (parte a valle dell’abitato), che hanno superato la pur tenace compagine del Rione di “Pian delle Mura” (la parte alta). In verità “battaglia” c’è stato solo nel primo taglio effettuato con il “segone” – lo strumento per eccellenza utilizzato in passato per il taglio degli alberi – quello delle rondelle che richiamano le rudimentali scodelle nelle quali un tempo gli uomini addetti al taglio del bosco versavano la polenta fatta con la farina di granturco, che ha contribuito a sfamare generazioni nella prima metà del secolo scorso. Quando si è trattato, poi, di tagliare i tronchetti che riproducevano gli altrettanto rudimentali sgabelli, utilizzati per consumare i pasti o per qualche momento di riposo, i giovani delle “Caselle” hanno preso un certo margine di vantaggio che li ha portati a concludere per primi. Anche le misurazioni delle due tipologie di legno tagliato (rondelle, più piccole e tronchetti, più larghi anche per diametro) non hanno modificato il risultato. Così il neo-sindaco, Luca Rossi, da molti anni commentatore e “voce” di questa singolar tenzone, ha proclamato il rione vincitore, che si è aggiudicato il Palio, dipinto dall’artista Valentina Prati, che abita nel non lontano paese di Monticchiello. Prima di questo momento, sempre atteso, c’era stata la consueta sfilata con il “popolo” dei due Rioni vestito in abiti che richiamavano l’inizio del Novecento e le note della banda musicale “La Castigliana”, diretta dal maestro Ivano Rossi (che al Vivo è nato ed abita). Un momento significativo ha preceduto il Palio vero e proprio, quando i Maestri del Lavoro di Viterbo hanno insignito Romoaldo Rossi, storico guardiano dell’Acquedotto del Vivo per 43 anni (fino al 1993) di un loro riconoscimento, così come non hanno mancato di elogiare la Cooperativa di Comunità e l’Associazione Pro Loco di Vivo per l’accoglienza loro riservata e per la genuinità di questa festa, dedicata ai due prodotti per eccellenza del sottobosco: castagne e funghi. Grande successo anche della parte culinaria dell’appuntamento, nelle due domeniche consecutive (13 e 20) in cui si è svolto: ma questa non è certo una novità, che in molti conoscono, visto il grande afflusso che ogni anno viene registrato per degustare piatti che indubbiamente deliziano il palato. A questo si aggiungono le escursioni nei boschi intorno al paese, la possibilità di visitare le sorgenti dell’Ermicciolo, tutti ingredienti che si fondono agli altri e contribuiscono a decretare il successo dell’appuntamento, per il quale va un grande plauso alla numerosa schiera di volontari che ne consentono l’allestimento e la gestione, con la regia della Pro Loco e dell’Associazione “Palio del boscaiolo”.

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