Ultimi preparativi, a Vivo d’Orcia per la seconda e conclusiva domenica della festa dedicata ai due prodotti per eccellenza del territorio montano: castagne e funghi, che sarà possibile degustare quali ingredienti principali in diversi piatti della tradizione. Prima e dopo il ristoro, però, si potrà anche passeggiare nei boschi, visitare le sorgenti dell’Ermicciolo, raggiungere l’abetina bianca non lontana dall’Eremo. E proprio nello storico borgo, dominato dal Palazzo Cervini, giungerà nel pomeriggio (Domenica 20 ottobre, ore 16) giungerà la sfilata in abiti che richiamano l’inizio del secolo scorso, accompagnato dalle note della banda musicale “La Castigliana”, di fronte alla chiesa si disputerà l’atteso “Palio del boscaiolo”, edizione numero 22. Una disfida che rievoca un mestiere antico, combattuta all’ultima “rondella” di legno – se così si può dire – tra i rioni Caselle e Pian delle Mura, i cui tagliatori dovranno dimostrare tutta la loro abilità nel maneggiare il “segone”, che era un tempo lo strumento per eccellenza per il taglio di grandi alberi. La sfida prevede la realizzazione di rondelle che, per numero e dimensioni, devono rispondere ai requisiti indicati nell’apposito regolamento. Questi elementi, in alcune delle passate edizioni, hanno avuto il loro peso rispetto alla rapidità nel taglio, altro parametro che viene valutato per decretare il rione vincitore.