Le fasi lunari con i loro misteriosi mutamenti, richiamano l’idea di morte e rinascita. Questo concetto ha affascinato da sempre i popoli, specie nell’antichità, per cui alla Luna si attribuiva spesso più importanza del Sole.
Gli Ebrei usavano amuleti a forma di Luna Crescente, che venivano appesi al collo per proteggersi dal malocchio, mentre presso gli Incas, la Madre Luna, doveva obbedienza al Sole, suo consorte.
La luna entra con forza anche nella liturgia cristiana per una festa importantissima come la Pasqua. La data della resurrezione di Cristo fu infatti fissata alla domenica che segue la prima Luna Piena di primavera (quindi quella che si verifica dopo l’equinozio di primavera). Per tale motivo la Pasqua può cadere dal 22 marzo al 25 aprile, così come stabilì il Concilio di Nicea (325 d.C.).
I mutamenti inspiegabili della Luna generarono nel passato l’idea dell’instabilità, del lato malefico della natura. Alla Luna furono associati gli animali che apparivano e sparivano, come l’orso, che va in letargo, la lumaca, che entra ed esce dal guscio, gli anfibi che stanno dentro e fuori dall’acqua.
Le si attribuirono la malinconia, i rimpianti, le lacrime, i comportamenti bizzarri, da cui la definizione di persona “lunatica”.
Alle fasi lunari erano collegati anche i fenomeni di licantropia, cioè la trasformazione di uomini in lupi nelle notti di Luna Piena, per cui il povero Batò protagonista della novella di Luigi Pirandello “Male di luna”, arriverà a fornire la causa della sua malattia dicendo: “ che la madre da giovane, andata a spighe, dormendo in un’aja al sereno, lo aveva tenuto bambino tutta la notte esposto alla luna; e tutta quella notte, lui povero innocente, con la pancina all’aria…ci aveva giocato, con la bella luna, dimenando le gambette, i braccini. E la luna lo aveva incantato”.
Nei vecchi Almanacchi la presenza della luna era indispensabile per segnalare i giorni per tagliarsi i capelli, fidanzarsi, sfidanzarsi, dare inizio alle nuove costruzioni, preparare filtri d’amore, ma soprattutto per indicare le fasi lunari, affinché gli agricoltori potessero organizzare al meglio i lavori nei campi.
Queste che si credevano solo antiquate credenze sono i principi sui quali si basano le moderne coltivazioni biodinamiche.
Per avere piante tanto sane e robuste da poter resistere alle malattie e ai parassiti ricordate di seminare le verdure con grande parte aerea (come pomodori, peperoni, insalate, melanzane) in Luna Crescente, mentre in Luna Calante, che attira acqua verso la terra potete seminare le insalate che fanno il cespo (come lattuga, indivia, canasta) e ciò che si sviluppa sotto terra (come patate, carote, rape e cipolle).
Le fasi lunari interessano anche la raccolta: se raccogliete pomodori e peperoni da mangiare freschi, prediligete la Luna Crescente, ma se dovete metterli in conserva aspettate un paio di giorni dopo la Luna Piena.