Anche sull’amiata è scoppiata la moda di “Pokemon-go”. Alle porte di Arcidosso lo storico “uomo di gomma” è stato truccato secondo la moda dei pokemon che sta spopolando. E sono in tanti quelli che armati di cellulare o ipad che si fermano, si fanno un selfie e se ne vanno lungo la provinciale. Pikachu della Esso non passa certo inosservato. Il gigantesco pupazzo costruito con copertoni di varie dimensioni che fino a poco tempo fa campeggiava di colore nero ad un lato della stazione di servizio, adesso ha cambiato colore. Da nero a giallo. Il giallo di Pikachu. Una presenza ormai nota quella del curioso pupazzo che nasce alla fine degli anni ’70 di color rosso nero, i colori della Esso. Da allora è diventato l’impronta digitale di Arcidosso. Lo ricorda Benedetta Naldi , la moglie del vecchio proprietario e mamma di Massimiliano Raffi che oggi gestisce il complesso: “Il nostro pupazzo compare qui nell’area Esso verso gli ultimi anni del ’70 e è diventato una sorta di mascotte-rammenta Benedetta-, ha interpretato momenti particolari della storia di Arcidosso e ogni tanto cambia abbigliamento: i ragazzini delle elementari in passato gli hanno fatto una sciarpa per l’inverno, per la festa della castagna gli abbiamo messo in mano un rastrello e così via. Ogni tanto gli cambiamo l’abito, perchè ormai è uno di famiglia”.