Giovedì 3 maggio 2018 sarà il termine ultimo per poter presentare la documentazione relativa alle osservazioni per ottenere il via relativo ai lavori della nuova centrale geotermica Piancastagnaio 6 (PC 6). La richiesta d’inizio lavori, oltre al nuovo impianto geotermico (di 20 MW), comprende tutte le opere che Enel Green Power vorrebbe realizzare sul territorio di Piancastagnaio. Il procedimento iniziale risale all’Aprile del 2017, modificato successivamente dalla stessa Enel dopo l’incendio di Luglio che aveva colpito le aree designate al nuovo impianto, adesso ricollocato più in basso.
La notizia della riattivazione del procedimento di Via da parte della Regione ha suscitato il dissenso degli attivisti anti-geotermici e di alcune compagini politiche, specialmente M5S e Pd che hanno manifestato da subito il proprio dissenso alla nuova PC 6.
A Piancastagnaio si è tenuta un’assemblea numerosa, che ha visto anche la partecipazione dei consiglieri regionali Sacaramelli e Bezzini per interrompere il procedimento d’inizio lavori, almeno fino a una nuova definizione di un quadro legislativo definitivo da parte della regione. A rendere ancora più controversa la situazione hanno contribuito i primi risultati dello studio In Vetta condotto da Ars Toscana.