Il richiamo alla normativa regionale che regolamenta la raccolta dei funghi si è resa indispensabile in Amiata, dove da qualche giorno salgono eserciti di cercatori del prelibato prodotto del sottobosco amiatino che dopo le ultime piogge ha cominciato a farsi vedere, per la gioia degli appassionati. Purtroppo la raccolta non sempre avviene a regola d’arte: troppe le quantità raccolte, funghi sottodimensionati, sottobosco lasciato in condizioni pessime. Per questo il presidente dell’Unione Amiata grossetana Jacopo Marini che si è subito messo in contatto coi carabinieri forestali e chiesto controlli più stringenti, osserva: “Sebbene siamo contenti che siano tante le persone che scelgono di venire in montagna, tuttavia chi va a cercar funghi deve tenere conto delle norme rigorose della Regione”. E richiama i cercatori di funghi a rispettare le regole dettate dalla L.R. n. 16/99 modificata dalla L.R. n.58/2010 in vigore dal 1 gennaio 2011. “Vogliamo appellarci alla legge – dice – perchè dopo la comparsa dei funghi in Amiata sono arrivati qui in montagna, negli ultimi giorni, decine e decine di cercatori di funghi, alcuni dei quali, purtroppo, in assoluto disprezzo delle regole, hanno raccolto ben oltre i tre chilogrammi di funghi consentiti, portando via anche quelli piccolissimi la cui raccolta non è permessa per legge. Senza contare lo stato disastroso in cui viene lasciato il sottobosco. Per questo – prosegue – sebbene siamo contenti che siano tante le persone che scelgono di venire in montagna, tuttavia chi va a cercar funghi deve tenere conto delle norme rigorose della regione. Ci fa piacere che l’Amiata attiri turisti che amano bosco e prodotti del sottobosco; siamo contenti che i funghi rappresentino una risorsa appetibile da tanti. Ma è obbligatorio conoscere e rispettare le regole dettate dalla Regione Toscana. Per far rispettare le quali sono in contatto col comando provinciale dei Carabinieri forestali che intensificheranno i controlli”. Lo stesso presidente del Consorzio Forestale dell’Amiata, Fiorenzo Caselli, richiamando le norme della legge regionale, ricorda: “ Per raccogliere funghi occorre l’autorizzazione rilasciata dalla regione Toscana e non più dal comune. I residenti in Toscana devono versare 13 euro per un’autorizzazione per 6 mesi o 25 euro per un anno. I non residenti devono pagare 15 euro per un giorno e 40 euro per sette giorni consecutivi. Il limite di raccolta giornaliero è di tre Kg – specifica – e sale a 10 Kg solo nel caso i residenti dei comuni montani raccolgano nel comune di residenza. Non devono essere usati strumenti che rovinino il micelio, lo strato superficiale del terreno e gli apparati radicali della vegetazione. E’ vietato l’uso dei sacchetti di plastica. Ricordo anche che è vietata la raccolta di esemplari la cui cappella sia inferiore a 4 centimetri per il genere Boletus Edulis (porcini) e 2 centimetri per il dormiente e il prugnolo”. E aggiunge : “Avverto anche di non distruggere i funghi che non si raccolgono perché giudicati non commestibili”.