L’episodio ormai noto come la “rissa di Castel del Piano” ha colpito profondamente la nostra comunità, alimentando il dibattito intorno al tema dell’immigrazione e dell’inclusione. Ci siamo chiesti quale potesse essere il nostro apporto alla discussione, per questo abbiamo cercato di trovare una proposta che potesse dare un apporto costruttivo.
In questi giorni la girandola di dichiarazioni delle forze politiche che compongono l’attuale maggioranza ha messo in luce uno scollamento tra l’operato del primo cittadino e le stesse, con dichiarazioni in cui non c’è il minimo sostegno al Sindaco. Questo dimostra, ancora una volta, il fallimento di un’esperienza amministrativa che non è stata mai capace di proporre una visione, un qualsiasi progetto, anche su questo tema. Noi, invece, vogliamo proprio partire da lì.
Se è vero che Castel del Piano, come altri comuni amiatini, ha una forte presenza straniera dovuta principalmente alla grande disponibilità di abitazioni a basso prezzo, è altrettanto vero che la stragrande maggioranza degli immigrati residenti non vuole essere messa da parte, non vuole essere presa di mira, non è un problema per la sicurezza e non vuole essere considerata un problema dai cittadini italiani residenti. In tanti, qui, hanno costruito la loro vita.
Tutto questo si affianca ad un altro dato, quello di persone straniere che invece vivono più ai margini e che sono spesso fuori dalle dinamiche della comunità.
In un quadro così complesso non ci si può limitare ai proclami tipici, ormai ripetitivi, che offrono soluzioni all’apparenza facili e soddisfacenti, ma che alla fine si dimostrano inattuabili. Allo stesso tempo si deve essere sinceri e dire che, seppur necessaria, la sola richiesta di più sicurezza non è sufficiente.
Crediamo che il dialogo debba diventare centrale. Occorre mettere al tavolo vari soggetti: dalle amministrazioni locali alla Prefettura, coinvolgendo anche le varie realtà straniere. Un tavolo che coinvolga i comuni limitrofi e che tratti tutti i temi: dalla questione degli affitti, al tema del lavoro e a quello dell’integrazione scolastica. Serve un progetto di territorio, proprio in virtù del fatto che la presenza straniera è forte non solo a Castel del Piano.
L’attuale amministrazione ottenne un enorme consenso popolare facendo leva anche sul tema della sicurezza. Si è dimostrato che, almeno fino ad ora, non è stato affrontato nel modo giusto. Per governare temi così complessi serve una pianificazione. La nostra proposta, frutto anche degli errori del passato, va in quella direzione.
Direttivo Unione Comunale PD Castel del Piano