Nel corso del 2015 sono stati notificati in Toscana 38 casi di malattia meningococcica (sepsi e meningite), ad elevata letalità (18,4%), imputabili a microrganismi dei sierogruppi: C(81,6%), B(13,2%), W135(2,6%) e non tipizzato (2,6%). In questo anno, al 16 di febbraio, i casi hanno raggiunto quota 12, tutti afferenti ai gruppi C (83,4%), B (8,3%), W135(8,3%). La letalità è del 25%. La casistica mostra una netta prevalenza territoriale privilegiando le zone dell’Azienda Sanitaria Centro delle aree di Firenze, Pistoia, Prato ed Empoli (oltre il 70% dei casi). Ad oggi è relativamente risparmiata la zona sudest della toscana con particolare riferimento alle province di Siena (0 casi) e Grosseto (2 casi). Gli studi di tipizzazione del meningococco “C” hanno rilevato la presenza del complesso clonale ST11 che si associa ai ceppi più aggressivi in termini di virulenza e contagiosità. Al fine di chiarire la dinamica di diffusione del germe nella popolazione toscana, l’Agenzia Regionale di Sanità con il contributo tecnico scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità hanno elaborato due progetti di ricerca. Il territorio scelto corrisponde alle zone attualmente a maggior incidenza di malattia (Empoli e Firenze) da mettere a confronto con quelle relativamente risparmiate (Siena e Grosseto). Il primo lavoro riguarda lo studio retrospettico (cioè con l’ottica del ricercatore rivolta ai malati già notificati) e prospettico (con lo sguardo su quelli ipotetici che dovessero ancora verificarsi) delle caratteristiche dei casi, affetti da malattia da meningococco di tipo “C”, dal punto vista clinico, epidemiologico e microbiologico . La ricerca si pone l’obiettivo di identificare eventuali fattori di rischio specifici per la regione Toscana al fine di mirare gli interventi di medicina preventiva. Il secondo studio concerne la ricerca della prevalenza di portatori sani del meningococco di sierogruppo “C” nella popolazione toscana e di individuarne i determinanti. Sarà quindi offerta la possibilità di effettuare presso gli ambulatori dell’Unità Funzionale di Igiene Pubblica e nutrizione locale, il prelievo di tamponi orofaringei ai soggetti nella fascia di età compresa tra gli 11 e i 45 anni, afferenti agli ambulatori vaccinali di Grosseto, Follonica, Orbetello e Arcidosso. Si tratterà di una semplice manovra, innocua e indolore che consiste nel passaggio di un piccolo batuffolo di cotone (stick) nel retrobocca. Ciò, ci permetterà così di raccogliere stille di saliva e muco poi conservate in apposito contenitore. Il prelievo sarà inviato, come stabilito dalla DGRT n. 85 del 16.02.2016, ai Laboratori fiorentini di riferimento (Careggi per l’esame colturale; Meyer: per le ricerche biomolecolari). La ricerca sarà completata mediante la compilazione di un agile questionario che ci permetterà di indagare eventuali fattori di rischio specifici della nostra realtà. Con questa semplice indagine potremo stimare la proporzione di portatori del germe nell’orofaringe nella nostra popolazione e migliorare così le strategie di prevenzione attraverso attività sempre più mirate e specifiche. La Regione Toscana, ha deciso con questa nuova iniziativa, che si affianca alla campagna straordinaria di vaccinazione già in atto, di affinare ulteriormente le armi della conoscenza per ottimizzare e rendere sempre più efficaci gli interventi di medicina preventiva.