Al Presidente della Regione della Toscana Eugenio Giani
Agli Assessori della Giunta Regionale
Ai Componenti il Consiglio Regionale
Lettera aperta di diffida al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani
Richiesta di moratoria
Il 13 febbraio u. s. in Abbadia San Salvatore Lei Sig. Presidente ha avuto l’opportunità di incontrare circa 300 cittadini del Monte Amiata, sia del versante senese che grossetano, che vivono ed operano anche con attività imprenditoriali nel settore turistico e agro-alimentare strettamente connesse alla salubrità della montagna.
Un’occasione sprecata perchè non solo Lei ha omesso di rispondere ai quesiti che Le sono stati posti sulle criticità che lo sfruttamento geotermico comporta in tema di emissioni, di salute, di depauperamento e inquinamento dell’acquifero del Monte Amiata, della subsidenza e del paesaggio, ma ha addirittura affermato, gettando nello sconcerto la cittadinanza, che “La geotermia oltre che sostenibilità ambientale dà ricchezza a territori che altrimenti devono contrastare lo spopolamento”.
Affermazione che non corrisponde al vero non fosse altro per le compensazioni ambientali che vengono elargite ai Comuni che accettano la geotermia e con le quali dovrebbero porre rimedi ai danni che essa produce.
Omettendo, inoltre, la trasparenza e la condivisione di informazioni dovuta ai territori, Lei ha violato la Convenzione di Aarhus ratificata dall’Italia con la Legge n. 108 del 16 marzo 2001, sull’accesso alle informazioni, la partecipazione dei cittadini e l’accesso alla giustizia in materia ambientale.
Lunedì 17 febbraio prossimo venturo, si appresta a far ratificare dalla Giunta Regionale l’Accordo già intercorso con Enel in totale segretezza di cui ancora, i cittadini, non conoscono i termini; ma non solo: nell’incontro tenutosi giovedì 13/02 u. s. si è persino rifiutato di fornirli ai cittadini che li richiedevano.
Si è limitato a confermare che in Amiata verranno realizzate ulteriori due centrali di cui una a Piancastagnaio di 20 MW ed una a Santa Fiora di 40 MW, per complessivi 60 MW aumentando del 50% la potenza installata in questo territorio. Delle 5 ulteriori centrali da valutare non ha dato indicazioni.
Si fermi Presidente Giani, viviamo in tempi di cambiamenti climatici e la montagna, i boschi, l’aria e le acque sono un bene prezioso da salvaguardare non da sacrificare. Si ricordi che la stessa Regione Toscana nel PAER 2015 si era data li limite di 100 MW oltre il quale si riteneva pregiudicata la sostenibilità socio-economica e ambientale del Monte Amiata. E ciò nonostante siamo già a 121 MW.
Per tale effetto La diffidiamo a non far ratificare l’accordo e a non far superare la potenza attualmente installata astenendosi dal rilasciare concessioni ulteriori e accordando ai cittadini una moratoria che veda il loro coinvolgimento nei processi decisionali.
Le Sue sono scelte politiche prive di partecipazione che stanno avviando il Monte Amiata nella strada senza ritorno del Polo Industriale Geotermico seguendo il modello dell’area tradizionale di Larderello; questo sì che ci condurrà allo spopolamento e al degrado irreversibile dell’intero comprensorio.
Nel caso di mancato accoglimento La informiamo che non ci precludiamo nessuna facoltà per ostacolare il suo piano nelle sedi che riterremo opportune, nessuna esclusa.
Rete Nazionale NoGesi
SOS Geotermia
Comitato Salvaguardia Ambiente del Monte Amiata
Rifugi Naturalistici
Heart Amiata
Amiata Terra Amata
Abbadia San Salvatore 16/02/2025
Cinzia Mammolotti
Coordinamento dei Movimenti dell’Amiata, Val d’Orcia e Maremma