I Pellegrinaggi

CASTELL’AZZARA
Passato
Nella prima domenica di giugno, andavano al Santuario del Croci fisso di Castro, dove si venera un’immagine dipinta su pietra; occorreva un giorno di cammino ed un altro per il ritorno; partecipavano alla processione nel bosco verso i ruderi della città di Castro, con le torce e lo stendardo.
Presente
Invariato, spostamenti con automezzi.

PIANCASTAGNAIO
Passato
Il 4 ottobre, ricorrenza di S. Francesco d’Assisi, andavano al «Leccio delle Ripe», la grande pianta nel bosco sotto la quale il santo si sarebbe fermato a riposare, lungo la vecchia strada che raggiungeva il romitorio da lui stesso fondato; dal paese arrivavano a piedi, lasciavano croci ex-voto, venivano celebrate funzioni liturgiche.
Presente
lnvariato.

TRE CASE – SARAGIOLO
Passato
Gli abitanti di Tre Case e Saragiolo andavano al «Lercio delle Ripe» il 2 agosto, ricorrenza del «Perdono di Assisi»; giungevano a piedi processionalmente; partecipavano anche gli abitanti di Piancastagnaio; funzione liturgica sotto il «lecce».
Presente
Invariato.

VIVO D’ORCIA
Passato
Prima domenica dopo il 9 settembre – Pellegrinaggio alla Chiesa della «Madonna della Querce», edificata sul luogo dell’apparizione ad una pastorella e nella quale ancora si conserva il tronco della quercia. Si svolgevano funzioni liturgiche e giochi popolari. A piedi arrivavano da Vivo, Campiglia e Castiglione d’Orcia.
Presente
Invariato; spostamenti con automezzi.

BAGNI S. FILIPPO
Passato
Nei giorni del 22 e 23 agosto pellegrinaggio alla Grotta di San Filippo Benizzi con accensione fuochi e funzioni liturgiche. Arrivavano anche da Campiglia d’Orcia, Abbadia San Salvatore, Radicofani e Contignano.
Presente
Invariato (vedi anche scheda festa patronale).

CASTEL DEL PIANO
Passato
Durante il mese di maggio andavano al Santuario della Pieve di Montelaterone (o di Lamula);
alcune donne andavano a piedi scalzi, per voto, soprattutto dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.
Presente
Invariato.

MONTELATERONE
Passato
15 agosto; Pellegrinaggio alla Pieve di S. Maria in Lamula; andavano già alla sera del giorno 14 e molti a piedi scalzi. La mattina del 15 scendeva la processione con l’offerta del popolo e di famiglie private, portata da bambini vestiti da angelo o da S. Antonio sopra i cavalli. Arrivavano in paese anche gli abitanti di quelli vicini e sempre con le offerte e i bambini a cavallo (Monticello, Arcidosso, Castel del Piano, Seggiano, Salaiola e Montegiovi).
Nel pomeriggio del giorno 15 in paese si svolgevano giochi popolari.
Ogni venticinque anni la statua della Madonna veniva portata in paese, nella Chiesa di S. Clemente, dove rimaneva per quindici giorni; la porta centrale veniva chiusa da un nastro, che all’arrivo della sacra immagine veniva tagliato dalla persona più anziana del paese. Si ripetevano pellegrinaggi dai paesi vicini. Trascorso il periodo stabilito, processionalmente veniva riaccompagnata alla Pieve.
Presente
Invariato; nel 1981 la statua della Madonna venne portata in paese e il nastro tagliato da Leoni Stefano, nato nel 1881 poi deceduto nel 1988 (nello stesso anno 1981 fu istituito il Palio dei cavalli da correre nel giorno 15 agosto e quello dei somari nel giorno 16). Le Contrade sono tre: La Porta, La Rocca, La Valle.

Da Venerio
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