Lunedì 1° Aprile u.s., si è tenuta a Piancastagnaio la prima riunione ippica all’interno del Parco Tematico Equestre Madonna di San Pietro, inaugurato nell’Agosto u.s.. Pur tra i timori di un previsto maltempo, l’appuntamento ha visto una buona presenza di appassionati, prevalentemente provenienti da città di palio, che, aggiunti a quelli locali e amiatini in genere, hanno regalato alla vista un bel colpo d’occhio così ben distribuiti tra le sedute in castagno delle tribune lungo pista e gli spazi verdi e boschivi del parco.
Tra gli ospiti della manifestazione il colonnello dei Carabinieri, dott. Carlo Alberto Minniti, capo della Commissione veterinaria del Comune di Siena. Altra prestigiosa presenza quella del prof. Giuseppe Botti, figura di spicco dell’ippica italiana.
A Piancastagnaio, anche diversi dirigenti delle contrade senesi, così come alcune rappresentanze dalla limitrofa Castel del Piano; appassionati anche da città di Palio come Ferrara, Legnano e Fucecchio.
Una giornata che preoccupava non poco il Comune di Piancastagnaio (organizzatore dell’evento in collaborazione con la Proloco, Magistrato delle Contrade e Misericordia con la consulenza del senese Massimiliano Ermini), al punto di decidere, la sera di Pasqua, di anticipare di due ore l’inizio delle otto batterie, concentrandole tutte nella mattinata (dalle 10 alle 13:30), dando credito alle previsioni che indicavano acqua certa proprio intorno alle 14-14.30. E così è stato: al di là di qualche goccia, la vera pioggia ha iniziato a cadere proprio in concomitanza del termine delle corse.
Una scelta opportuna, quella dell’Amministrazione Comunale, che ha permesso lo svolgimento della manifestazione nel sostanziale rispetto del programma, con alcune variazioni che poco hanno influito anche grazie al corretto atteggiamento dei fantini che ha contribuito a favorire il lavoro del mossiere Renato Bircolotti che tornava a Piancastagnaio dopo quasi un decennio dall’ultima difficile mossa al Palio del 2015.
Corse nel complesso di buon livello, avvalorate dai premi in palio: ben 900 Euro al primo, 400 Euro al secondo e 200 Euro al terzo arrivato. Per il vincitore anche l’opera d’arte di Sara Guerrini, artista fiorentina dai genitori di Piancastagnaio: un busto di cavallo in castagno e rame poggiato su base di travertino assieme a un ferro di cavallo.
Da segnalare la rinuncia di quattro protagonisti: Dimmi di si; Caronte Bello; Cristallo da Clodia e Zenia Zoe. I primi tre sono stati sostituiti rispettivamente da Dolce come la Nutella, Emozione de florinas, Arraju (quest’ultimo in uno scambio di batteria con Dubbio). Due cadute senza conseguenze alla settima batteria (Dino Pes su Albalonga e Francesco Caria su Blue Star).
Non solo corse ma anche l’emozionante ricordo per coloro che a Piancastagnaio sono stati precursori della crescita del movimento ippico locale, tessendo anche importanti rapporti che hanno portato alla ripresa del Palio nel 1979. Tra questi Bruno Angelini, Ignazio Puttini, Enzo Conti, Alfredo Bulgarini (ancora in vita). Ai loro discendenti (figli o nipoti), il dono di una targa ricordo da parte dell’organizzazione.
Un momento che ha visto il racconto di aneddoti e alcune “verità” popolare con il Sindaco di Piancastagnaio che ha voluto rendere riconoscenza per l’impegno di uomini che hanno contribuito in maniera fondamentale al movimento ippico locale e al Palio, motivo che ha dato motivazione alla realizzazione del Parco Tematico Equestre “Madonna di San Petro”, spazio pubblico che nelle aspettative e nelle volontà dell’Amministrazione Comunale, vuole essere punto di riferimento per riunioni ippiche anche di purosangue (sono stati avviati colloqui con gli enti di riferimento). Un Parco che vuole essere polo di attrazione per competizioni, allenamento e custodia dei cavalli, maneggio, ippoterapia, partenza e arrivo per escursioni nei sentieri dell’Amiata o parte di percorsi regionali e nazionali.