In Toscana, al 15 dicembre 2015, sono stati osservati 36 casi di malattia meningococcica (meningite e sepsi) con 7 decessi (letalità19%: 19 morti ogni 100 malati). La distribuzione geografica per Unità Sanitaria Locale dei casi mostra al primo posto l’Azienda Fiorentina (33% dei malati). Seguono Empoli (14%), Prato (8%), Pisa (8%), Arezzo (8%),Viareggio (8%), Massa Carrara (6%), Lucca (6%), Pistoia (3%), Livorno (3%), Grosseto (3%), Siena (0%). Il tasso d’incidenza annuale in Toscana è 1,03 casi per 100.000 abitanti (10,3 malati per milione di abitanti). I tassi per Azienda USL sono i seguenti: Empoli (2,29 pazienti per 100.000 abitanti). Seguono: Viareggio (1,86), Firenze (1,54),Prato (1,31), Massa Carrara (1,01), Pisa (0,94), Lucca (0,94), Arezzo (0,92), Grosseto (0,47), Pistoia (0,37), Livorno (0,29), Siena (0,0). Più colpite le persone appartenenti alle classi d’età comprese tra 21 e 30 anni (31%). Seguono le fasce d’età 31-49 (22%), 15-20 (19%), 5-14 (8%), Over65 (8%), 1-4 (6%), 50-64 (6%). Risparmiati i soggetti in età inferiore all’anno di vita (0 casi). Tra i ceppi implicati prevale il sierogruppo(SG) “C” (80%) rispetto agli stipiti “B”(14%), W135 (3%) e Non Tipizzati (3%). Da una prima analisi di questi dati si evince che la malattia meningococcica è comunque una malattia rara (1,03 casi per 100.000 abitanti), ad elevata letalità (19%) con gravi sequele nei sopravvissuti (neurologiche, perdita di arti, ecc.). I casi si concentrano in una cintura geografica che segue la Valle dell’Arno: Vald’Arno Superiore Sud, Medio e Inferiore con 23 casi su 36 (64%) in maggioranza di sierogruppo C (87%). Si tratta di un territorio a clima continentale (rigidi inverni, rilevanti tassi di umidità relativa), ad elevata densità di popolazione e d’insediamenti umani (civili, produttivi di beni e servizi) di tipo industriale, commerciale (Outlet, Supermercati), educativo (scuole, università) e ludico (discoteche, pub, ecc.). Cioè ricca di luoghi ove si concentrano adolescenti, studenti, giovani adulti in età lavorativa probabilmente con elevata frequenza di portatori sani del germe nel rinofaringe. Relativamente risparmiata la Toscana meridionale interna e costiera dei comprensori di di Siena (0 casi), Grosseto (1 caso W135) e di Livorno (1 malato non tipizzato). Tasso contenuto anche a Pistoia (1 paziente di SG C). Prevalenti i malati nella fascia d’età 15-49 (72%), rispetto agli over50 (14%) e infra15enni (14%). I decessi (7 casi) sono ascrivibili in gran parte ai SG C (86%) e B (14%) osservati perlopiù in adolescenti e adulti (12-48anni) con l’eccezione di un soggetto over65. Il germe in causa, scoperto da Anton Weichselbaum (Neisseria meningitidis) nel 1887 è circondato da una capsula di polisaccaridi in base alla cui struttura chimica è classificato in 13 sierogruppi (A, B,C,D,29E,H,I,K,L,W135X,Y,Z). Solo 6 di questi sono correlati con oltre il 90% delle patologie(A,B,C,W135,X,Y). Dal 2000 sono stati mappati i genomi di alcuni di essi e tramite antisieri e anticorpi monoclonali è possibile individuare oltre il sierogruppo anche sierotipo, sottotipo e immunotipo. I SG hanno distribuzione geografica in continuo divenire: il SG A prevale in Africa (Cintura della meningite: Guinea, Guinea Bissau, Mali, Burkina Faso, Benin, Niger, Nigeria, Ciad, Repubblica Centrafricana, Sudan), mentre “B” e “C” prevalgono in Europa, Australia e Sud America. In USA si assiste ad una maggiore frequenza di Y. La capsula batterica è il principale fattore di virulenza del microbo. All’interno dei SG C e W135 sono presenti stipiti iperinvasivi ascrivibili al Ceppo ST-11 Complex dotati di maggiore diffusibilità. In condizioni di basse coperture vaccinali o di sacche di suscettibilità in alcuni territori si potrebbero creare condizioni tali da favorire focolai d’infezione (“Cluster”) di casi tra i soggetti non vaccinati. Ridurre quindi il numero dei portatori sani, mediante l’offerta attiva e gratuita a tutti i soggetti di età 11-20 anni di un vaccino tetravalente sicuro ed efficace (contro i ceppi A,C, Y e W135), comprensivo cioè di tutti gli stipiti implicati nell’episodio toscano, rappresenta la strategia di prevenzione della malattia meningococcica. Ciò tenendo anche conto che i bambini fino a dieci anni sono già stati vaccinati con una prima dose somministrata a 14-15 mesi di vita. L’offerta attiva e gratuita si estende poi a tutte le categorie a rischio per patologia indipendentemente dall’età e a tutti i soggetti della fascia d’età 21-45 residenti o frequentatori abituali delle aree dove si è verificato almeno un caso di meningite di SG C. Nella Campagna sono impegnati i servizi di Igiene e Sanità Pubblica locali, i Medici di Medicina Generale e Pediatri di famiglia. Non perdiamo quindi l’opportunità di proteggere e vaccinare tutti i soggetti tra 11 e 45 anni comprese tutte le categorie a rischio. Contribuiremo così a ridurre il numero dei portatori e perciò il rischio d’infezione e di malattia.