Ordinanza del Sindaco Jacopo Marini di inabitabilità e sgombero del “Palazzone”, l’immobile situato in viale Lazzaretti, da tempo all’attenzione dell’Amministrazione comunale di Arcidosso.
Il Sindaco Marini: “L’Ordinanza poggia su motivi di sicurezza urbana e di igiene e incolumità pubblica che si sono aggravati nell’ultimo periodo. È evidente che un’ordinanza di questo tipo rientra nelle prerogative del sindaco benché, occorre ricordarlo, siamo in uno stato di diritto e il sindaco non è uno sceriffo, pertanto si deve fondare su presupposti rigorosi, tassativamente previsti dalla legge, che debbono essere accertati dalle autorità competenti”.
Il Sindaco di Arcidosso Jacopo Marini ha firmato il 21 maggio 2020 un’ordinanza di inabitabilità e sgombero del “Palazzone”, l’immobile situato in viale Lazzaretti, da tempo all’attenzione dell’Amministrazione comunale di Arcidosso. Infatti, a seguito di azioni comuni della stessa Amministrazione comunale, dei Carabinieri e della Polizia municipale che hanno fatto un sopralluogo lo scorso 24 aprile e della relazione fornita dalle forze dell’ordine, è emersa in modo inequivocabile l’incuria e l’abbandono della struttura, nonché il pericolo per la pubblica incolumità (anche perché lì accanto c’è un parco pubblico e un nucleo di abitazioni). Più nel dettaglio, dalla relazione è emerso che nell’immobile abitano abusivamente una decina di persone, anche con precedenti penali e che le condizioni igienico – sanitarie sono precarie; sono state individuate due discariche in altrettanti appartamenti, l’impianto antincendio non è a norma, come anche l’impianto elettrico, non vi è allaccio alla rete idrica, non c’è riscaldamento. “In considerazione di tutto questo, per motivi di sicurezza urbana e di igiene e incolumità pubblica – spiega il sindaco Jacopo Marini – abbiamo dato incarico a un legale di seguire la situazione e nel frattempo abbiamo trasmesso alla Asl tutta la documentazione. E dopo la risposta dell’Asl arrivata da due giorni, abbiamo firmato l’ordinanza di sgombero. Oltre agli abusivi, nel palazzo abitano anche due persone con regolare contratto. Una di esse, di nazionalità straniera, ha già trovato un altro alloggio e una, di nazionalità italiana, sarà aiutata dalla stessa amministrazione a individuare una soluzione abitativa”.
Il Sindaco Marini, poi, ripercorre le varie azioni dell’Amministrazione comunale rispetto alla situazione della struttura: “Eravamo a conoscenza delle criticità che affliggevano la gestione del Palazzone da tempo. Abbiamo provato più volte a contattare la proprietà che ha sede a Parigi perché facesse interventi ritenuti indispensabili, ma senza mai avere risposte. Abbiamo cominciato ad agire in modo più incisivo dall’aprile del 2018, da quando, cioè, fu licenziato il custode del Palazzone. Occorre evidenziare che fino a pochi mesi fa risiedevano numerosi nuclei familiari – tra cui anche famiglie con bambini – e ciò in forza di legittimi contratti di locazione. Tutto ciò, se da un lato costituiva una garanzia alla continuità dei servizi erogati e un presidio alla sicurezza della struttura, dall’altro sollevava però, con il deteriorarsi della situazione, delicati problemi di riallocazione dei cittadini. Quindi, al tempo stesso, abbiamo iniziato a cercare case alternative per chi al Palazzone abitava regolarmente e in questo senso grandissimo è stato l’impegno della Vicesindaca Sabrina Melani. Anche adesso, appunto, le due persone che possiedono contratti storici non saranno lasciate senza il nostro aiuto”. La situazione poi è definitivamente precipitata quando è stata staccata l’utenza del servizio idrico. L’ordinanza, dunque, dichiara inabitabile il Palazzone e ordina alla proprietà il divieto d’uso e lo sgombero immediato di persone, animali e cose per poter effettuare la disinfezione e disinfestazione dell’immobile e il ripristino delle normali condizioni igienico sanitarie e di sicurezza entro 60 giorni. Se vi sarà mancato adempimento da parte della società, interverrà il Comune con procedure i cui costi saranno integralmente a carico del soggetto inadempiente. L’ordinanza avverte anche che eventuali danni a persone o cose derivanti dal mancato rispetto del provvedimento saranno a carico della proprietà.
Il divieto d’uso e lo sgombro intimati dall’Ordinanza non riguarda la palestra adiacente allo stabile del Palazzone, che è dotata di un accesso pedonale e veicolare indipendente, di ingressi sigillati e custoditi, di parcheggio riservato e che ha tutti i requisiti igienico sanitari e di abitabilità a norma, in quanto dotata di allacci alla rete idrica, di impianti di illuminazione e non rappresenta pericolo per l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana.