Marras, Bezzini e Scaramelli (PD): “Stop servirà a concludere variante al Paer e scrivere nuova legge”.
L’ipotesi di una nuova sospensione temporanea dei procedimenti in corso per la realizzazione di centrali geotermiche, dopo esser stata annunciata dagli stessi consiglieri nelle ultime settimane, oggi diventa più concreta con la proposta di legge depositata proprio dal capogruppo del Partito Democratico e dai consiglieri senesi e sottoscritta anche dal presidente della commissione Ambiente Stefano Baccelli.
“Lo stop di alcuni mesi, la cosiddetta moratoria, servirà a concludere la variante al Piano energetico regionale con l’inserimento delle aree non idonee e a lavorare alla nuova legge sulla geotermia, proprio come indicato negli indirizzi condivisi dai gruppi di maggioranza con il presidente Rossi e la giunta regionale”. Così Leonardo Marras, capogruppo PD Regione Toscana e i consiglieri regionali Simone Bezzini e Stefano Scaramelli, illustrando la proposta di legge ‘Coordinamento tra le attività di sfruttamento della geotermia e l’individuazione nel Piano energetico regionale delle aree non idonee’.
“Si tratta di un atto in linea con lo spirito che ha guidato l’azione regionale sulla geotermia fin dall’inizio di questo mandato, con le indicazioni che arrivano dai territori e con la sintesi raggiunta dalla maggioranza in Regione – proseguono i consiglieri –, ovvero: siamo a favore dello sfruttamento della risorsa geotermica, ma a condizione che sia uno strumento realmente utile per lo sviluppo del territorio. Ecco allora la necessità, condivisa, di elaborare una nuova legge che regoli l’attività delle centrali già esistenti e di quelle che potranno essere realizzate in futuro e, soprattutto, che disciplini le modalità di gestione e le ricadute sui territori perseguendo due, fondamentali, obiettivi: più lavoro e più ambiente. Cioè, come abbiamo detto più volte, serve un impegno maggiore nel rapporto con le comunità che ospitano le centrali e serve attenzione totale all’ambiente”.
“Ovviamente – concludono – è necessario che i procedimenti in corso siano bloccati affinché possano uniformarsi a norme ed indirizzi ancora in fase di costruzione e al contempo non sia rilasciata nessuna autorizzazione né concluso alcun iter di valutazione di impatto ambientale. La sospensione sarà comunque per un periodo breve, durante il quale ci impegniamo, insieme agli uffici e come sempre tenendo aperto e vivo il confronto con i territori, a portare a termine i due percorsi, l’aggiornamento del Paer e la nuova legge”.