È di qualche giorno fa l’ultima lamentela raccolta, in ordine di tempo, circa un disservizio temporaneo allo sportello bancomat del Monte dei Paschi di Siena, collocato in Via del Fosso. I comandi dati attraverso le dita poggiate sullo schermo non venivano recepiti e non era possibile ritirare il denaro in contante. Questo, peraltro, nel giorno caratterizzato dalla manifestazione “Calici di stelle”, con centinaia di persone arrivate in paese, in aggiunta ai residenti ed a coloro che in questo periodo vi soggiornano per le ferie. Non è, purtroppo la prima volta che accade: analoga interruzione, durata diversi giorni, è avvenuta nel Luglio scorso e, andando a ritroso, anche nel mese di Aprile, quando Castiglione era interessato dallo svolgimento della “Tuscany Crossing” (con circa 800 partecipanti e familiari al seguito). In paese si susseguono voci e commenti negativi, secondo le quali i disservizi saranno pure casuali e dovuti a problemi tecnologici, ma c’è chi da per certa la volontà dell’Istituto di credito di cessare il servizio, a tutt’oggi ospitato in una stanza attigua all’ex filiale dell’istituto di credito. Stando alle indiscrezioni raccolte, il costo dell’affitto di tutti i locali è elevato rispetto al “giro d’affari” creato dal bancomat che, dopo la chiusura della sede castiglionese, deve essere “rifornito” attraverso il servizio dei vigili giurati, che pare abbia un costo significativo. A questo aggiungiamo che da fine anno potrebbe essere disdetto l’affitto da parte della Banca di Credito Toscana-Umbria dell’ex filiale in Viale Marconi (i locali, pare, andranno all’asta), chiusa anche come Tesoreria comunale, con il servizio gestito dalla sede di San Quirico d’Orcia dell’Istituto di credito. Osserviamo, infine, che l’installazione del “postamat” all’esterno dell’ufficio postale è di là da venire, ce n’è abbastanza per temere che dal 2025, si debba raccontare una storia dall’incipit amaro: “C’era una volta il servizio bancomat a Castiglione d’Orcia…”, con disagi per i residenti e per quanti dovessero cercare il servizio in uno dei cinque capoluoghi comunali del sito Val d’Orcia, dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità.