Correva l’anno 1207 quando Guido Medico, signore di Rocca d’Orcia (Siena) ritenne di concedere agli abitanti del suo territorio una “Charta Libertatis” nella quale erano sanciti non solo i doveri, ma anche i diritti del popolo. Un documento questo, basato sui principi di Equità, Giustizia e Libertà.
Documento che rappresenta, almeno in Italia, il più antico che si conosca: non è un caso se esso è molto ben conosciuto tra gli storici (fra tanti, si può ricordare Gaetano Salvemini), che lo ritengono un passo fondamentale per l’acquisizione dei diritti ed uno dei primi esempi concreti di emancipazione dalle servitù feudali, fino ad allora a senso unico da parte della plebe verso il feudatario.
Per queste ragioni l’Amministrazione Comunale di Castiglione, grazie al sensibile e fondamentale sostegno dell’Azienza Agricola “Podere Forte” ed in collaborazione con diverse associazioni del volontariato proporrà, sabato 10 Settembre 2016, una rievocazione sul tema.
Alle 17,30 ritrovo al piazzale Aleardo Monaci con il Gruppo Sbandieratori di San Quirico d’Orcia che si esibirà in un prologo per la rievocazione storica in forma di teatro popolare proposta dai “Talenti Tintinnanti”, associazione locale di teatro che farà rivivere la storia con una critica riflessione sul presente. Seguirà una cena con menù dell’epoca lungo il Borgo Maestro ed animazione a cura del “Teatro Scalzo”, protagonista poi di uno spettacolo vero e proprio nella Piazza della cisterna a chiusura della manifestazione.
L’Assessore alla Cultura, Alice Rossi, in proposito dichiara: “E’ solo un primo passo, questo, per valorizzare questo importante documento, che ha costituito un punto fondamentale per la conquista dei diritti da parte del popolo. Il nostro impegno, però, continuerà attivando una collaborazione per lo studio della “Charta Libertatis” con l’Università di Siena”.