Lectio magistralis sull’Europa, del giudice costituzionale Giuliano Amato, sabato 23 aprile, al teatro amiatino di Castel del Piano. L’onorevole Amato, ex ministro e presidente onorario della Fondazione Imberciadori di Castel del Piano, ha incontrato gli studenti delle ultime classi dell’Istituto statale di istruzione superiore Leonardo da Vinci-Fermi, dei licei di Castel del Piano e di Arcidosso e degli istituti professionali di Arcidosso e Santa Fiora, intrattenendoli sul tema: “L’Italia e l’Europa in un mondo che cambia”. Ad accogliere l’onorevole Giuliano Amato, il sindaco Claudio Franci e il dirigente scolastico Fabio Maria Risolo che ha definito l’occasione “importante per sviluppare lo spirito critico degli studenti” e ha caldeggiato altri incontri futuri col presidente, possibilità, questa, che il sindaco Claudio Franci non ha escluso, ritenendoli davvero preziosi per gli studenti e tutta la comunità e promettendo di invitare di nuovo l’ex ministro, oramai di casa a Castel del Piano anche per essere presidente onorario della Fondazione Imberciadori. La lezione di Amato , seguita, poi, da domande degli studenti, è partita dalla storia dell’Europa, “con un processo di unificazione economica-ha detto-che ha frenato altri aspetti culturali su cui invece, anche oggi, dobbiamo puntare”. Un excursus, dunque, avviato dagli anni ’50, col patto di Roma e i sei paesi fondatori, fino agli eventi degli ultimi anni, con ingressi di molti altri paesi non ancora ben omogeneizzati fra di loro. Obiettivo puntato anche sul problema immigrazione, a proposito del quale il presidente Amato ha spiegato perché è d’accordo con l’accoglienza di tutti i migranti, sia rifugiati politici che “economici”, ma di cui “bisognerebbe gestire in modo più organizzato il flusso” e imparare a vederli come risorsa. “E’ irrinunciabile l’Europa a livello geopolitico-ha detto- ma per imparare a sentirsi europei è indispensabile puntare su una crescita culturale”.