“Cogliendo l’invito a presentare proposte e suggerimenti, nell’ambito dei progetti che verranno messi in cantiere, collegati al prossimo PNRR desideriamo porre alla sua attenzione quello relativo alla torre medievale di Campigliola”. È questo l’incipit della missiva indirizzata al sindaco di Castiglione d’Orcia, Claudio Galletti da Giorgio Sbrilli, presidente dell’Associazione “Per Campigliola”, costituita qualche anno fa con l’intendo di sollecitare interventi che possano salvare lo storico torrione e renderlo proprietà pubblica. Sbrilli da atto che la questione è ampiamente conosciuta dal primo cittadino e dall’Amministrazione comunale, ritenendo che questo progetto possa rientrare a pieno titolo fra quelli predisposti ai fini di tentare il reperimento di risorse dal Piano nazionale volto ad intercettare foni europei.
Anche la competente Soprintendenza statale sta cercando di ottenere finanziamenti per poter acquisire al patrimonio pubblico la torre: “Sarà un primo passo importante – sottolinea il presidente – ma poi bisognerà avviare un percorso graduale e complesso di recupero e valorizzazione del manufatto e del sito circostante fino alla fruizione pubblica”.
“Allora anche Campigliola, come già la torre di Tentennano e la Rocca Aldobrandesca di Castiglione – osserva Sbrilli – diventerà un’attrattiva, darà ossigeno e speranza al paese dove si trova e genererà cultura e ricchezza, in sinergia con le altre attrattive dell’ intero territorio. Ma per arrivare a questo il Comune, assieme alla Soprintendenza, non potrà che essere il grande protagonista del percorso sopra accennato, e per fare questo avrà prima di tutto bisogno di risorse finanziarie. Quindi l’occasione dei possibili finanziamenti del PNRR si presta perfettamente per mettere l’Amministrazione Comunale nella miglior condizione per operare”.
A parere di Giorgio Sbrilli (già sindaco di Abbadia San Salvatore) “questa del PNRR, appare l’occasione storica da tentare con decisione; molti sono i fondi a disposizione, e in buona misura saranno riservati anche ai beni culturali collocati nei Comuni di piccola entità”. A seguito della pandemìa, osserva infine il presidente dell’Associazione Per Campigliola, “abbiamo, come non mai, un quadro nazionale di consistenti risorse e di dispositivi contenuti nel Piano Nazionale che sembrerebbero calzare perfettamente per iniziative di riabilitazione del patrimonio culturale, quale è quella che proponiamo e sulla quale siamo certi che anche lei converrà”.