Bellezza chiama bellezza. Ma non solo: la crea, e, perché no, la fa viaggiare.
Questa storia inizia tre anni e mezzo fa, quando a Montelaterone, piccolo borgo amiatino, per la prima volta arrivano una decina di pittori e scultori direttamente da Parigi.
Per due settimane hanno abitato in case offerte dai paesani in cambio di un’opera d’arte, lavorando in paese, nelle campagne, nell’ex scuola elementare.
Prima di ripartire, una mostra collettiva frequentatissima.
É stata un’idea di Jorg Fischer del Teatro Schabernack portarli qui, e l’Associazione Melquiades -sopratutto nelle persone di Angelika e Sarah Georg-, solita a portare avanti iniziative ormai ben note nel territorio come gli Incanti Notturni, si è messa alacremente al lavoro. Il “gancio”, ovvero la collaboratrice essenziale è stata Patrizia Horvath, di Nouage23: artista pluridisciplinare, attrice, pedagoga e modella, che da dieci anni vive e lavora a Parigi frequentando i migliori (e forse anche i peggiori) atelier, che ha selezionato, reclutato e accompagnato la prima (come le successive) crew in partenza per la Toscana.
Il primo anno è stato un successo, tanto che dal secondo anno anche due artiste tedesche si sono unite. E dal terzo, anche la Spagna ha avuto una sua degna rappresentanza nella compagnia.
I Ses Jours sono un’esperienza forte, profondamente umana, piena di colori autunnali, sapore di vino genuino e cucina casereccia, di canzoni di Maremma, di volti di corteccia, di colori fatti coi gusci di noce e dall’odore della tramontana.
Chi è venuto, ha cercato di tornare.
Da un paio d’anni, al bar di paese, verso fine agosto si sente chiedere: «Ma i pittori, quest’anno, quando arrivano?», «Ma la signora bella che ha fatto i ritratti a tutti, ritorna?», «E quel giovanotto lungo e allampanato che dipingeva di notte?», «Hai visto cosa hanno lasciato sul muro?».
La barista li chiama tutti per nome e manda loro gli auguri alle feste comandate. Qualcuno ancora si vanta del proprio ritratto in carboncino. Qualcun’altro ha visto il proprio sogno d’infanzia realizzato su una tela. Artisti locali hanno aperto loro le porte dei propri laboratori per pomeriggi interi, e più di un prodotto di zona è stato imballato nelle valigie già piene fino a scoppiare, tra pennelli e blocchi di creta ed è volato oltr’Alpe.
E ora, il piccolo, sconosciuto borgo, frazione di Arcidosso, sta per fare il suo debutto nella società artistica parigina: Patrizia Horvath, in collaborazione con l’associazione “Artisti di Menilmontant” (di cui alcuni membri hanno fatto parte del progetto) ha organizzato una mostra tematica, dal titolo “3 Automnes en Toscane” (tre autunni in Toscana) con i lavori prodotti durante i soggiorni in questi anni, che avrà luogo dal 5 al 9 aprile corrente anno. Esporranno gli artisti Simon Carloni, Pascale Convert, Muriel Dumoulin, Olivier Geffard, Xantal Grau, Patrizia Horvath, Pierre Lecacheux, Maria Lohman, Christelle Mahoudeau Robertson, Inke Sartori, Mercedes Uribe, Raul Villullas, e, come contributo di prodotti locali, verranno esposte le opere fotografiche di Jorg Fischer e alcuni quadri di Francesca Bizzarri.
La delegazione è pronta a partire: porterà in valigia il vino offerto dal Comitato Festeggiamenti, i saluti di tante persone ad altrettante persone e spera di ritornare sapendo cantare per intero La Vie en Rose. O La Marseillese…
Decideranno loro.