L’Amministrazione comunale ricorda il bombardamento del 10 giugno 1944 con i bambini delle classi quinte della scuola elementare e con tutta la comunità
Arcidosso non dimentica. Il comune di Arcidosso ricorda, lunedì 10 giugno, con i bambini della scuola elementare e con tutta la popolazione, il tragico bombardamento che colpì il paese durante la seconda guerra mondiale, il 10 giugno 1944, dove persero la vita fra le 110 e le 120 persone. I soli residenti ad Arcidosso a morire sotto il bombardamento, furono 92. A questi vanno aggiunti gli sfollati dalle città vicine, per cui il numero, mai precisato, arriva sicuramente a 110-120. Uno dei drammi più terribili che ha vissuto Arcidosso che è scolpito e raccontato anche in un cippo del cimitero cittadino. L’Amministrazione comunale ha deciso di aprire la giornata incontrando i bambini delle quinte classi della scuola elementare, nella sala consiliare del palazzo municipale alle 10: cosa successe quel giorno di 45 anni fa lo spiegherà ai ragazzi lo storico Adriano Crescenzi e porterà la sua testimonianza la maestra Adriana Bargagli che visse in prima persona quel terribile evento. Dal palazzo comunale, poi, il sindaco Jacopo Marini e i rappresentanti del comune partiranno in corteo per andare a deporre una corona sotto la torretta dell’orologio, il luogo simbolo di quel drammatico bombardamento che aveva trasformato in un cumulo di macerie, proprio la torretta dell’orologio e il quartiere di Codaccio oltre al municipio stesso, il corso e molti altri luoghi del territorio comunale. I bambini delle due classi quinte deporranno sotto l’orologio i loro fiori di carta, memoria di quelli che 75 anni fa furono lasciati ai caduti: fiori freschi, infatti, non era possibile trovarne e la pietà dei congiunti e di tutta la comunità si manifestò con fiori di carta, simboli di amore e di dolore per quel dramma indimenticato.