Tanti studenti, sette eccellenze, cori e anche due canzoni arcidossine alla diciannovesima edizione del Premio Angela 2016. Una grande festa al Teatro degli Unanimi di Arcidosso giovedì 22 dicembre per premiare gli alunni del locale Liceo delle Scienze Umane “G.D.Pèri” che hanno ottenuto la migliore promozione negli scrutini finali dell’anno scolastico 2015/2016 riportando una media di voti pari o superiore a 8/10”.
Un premio istituito da un Arcidossino, Francesco Pastorelli, a partire dall’anno scolastico 1997/98 in onore della madre Angela Bertolino e della moglie Angela Girella, ambedue maestre scomparse da tempo. Sul palco il dirigente scolastico Franco Maria Risolo, la coordinatrice Aversa Maria Grazia, l’assessore all’istruzione Adriano Crescenzi e Roberto Pastorelli, figlio dell’ideatore del premio. Il ricordo di questa personalità ha sostenuto la manifestazione, così come le sue parole di un tempo: “E’ importante l’altruismo, cari giovani, perché la gioventù sarà un pilastro solo se si serve della bontà e dell’altruismo”. Il geometra Pastorelli, scomparso da alcuni anni, è sempre stato attivo nella vita del paese con un passato di professionalità anche all’estero come tecnico di società impiantistiche in Libia, poi pensionato ad Arcidosso, distintosi anche nel campo della musica, componendo alcuni motivi del Canzoniere Arcidossino. Ricordiamo la “Serenata”(1949), “Un Paese nel cuor” (2004), interpretate dai maestri Franco Galella sassofono, Aviano Bargagli Chitarra, Stefano Pioli pianoforte, e per ultima “Nostalgie amiatine” (2012). Nel teatro il tempo è trascorso veloce, gli interventi sono stati improntati tutti sul significato profondo che il trascorrere della vita rappresenta per ognuno di noi, “guardare dentro se stessi”, “non gettare via gli anni della giovinezza inseguendo cose futili”, “partecipare ad un processo di amore e solidarietà”, “l’integrazione, oggi, è segno dell’identità anche di questa Comunità”, sono alcune espressioni ricorrenti nell’occasione. Francesco non era solo legato solo a questo Premio, ma la sua vita dopo la morte delle due donne l’ha interamente dedicata alla solidarietà e l’amore per questo territorio ha caratterizzato gli ultimi anni della sua vita. A tal proposito si è parlato anche della possibilità per i giovani di cambiare qualcosa nel rapporto con l’ambiente: meno sfruttamento cieco e più rispetto e riconoscenza per la natura. Dopo i bei discorsi, tanta musica e una eccellente partecipazione degli studenti ha allietato la mattinata con le note di Galella, Aviano e Pioli: Summertime – Polvere di stelle (Garswin), Beatrice Caterino in La canzone dell’amore perduto (De André) – Blowing in the wind, le III classi delle Medie dirette dal professor Pioli : On écrit sur les mures (Unicef) – Thsis Christmas (John Lennon), la Prof.ssa Naldi con allieve : Grazie alla vita (Violetta Farro), Aviano: Io vagabondo (Nomadi), il pubblico in finale: Dolce sentire.
Poi la premiazione con questi risultati: 300 euro a Sara Morganti V^ A (9,40), euro 250 a Nerisa Pieci V^A ((9,30), 200 euro a Fatim Ezzahra Sarboub (9,20) e Alessandra Ciaralli III B (9,20), 100 euro (media 9,10) a Cristina Cornacchia IV^ A, Evelina Santelli III^ B, Arianna Vinciarelli IV^ A. Su iniziativa dei figli del compianto Pastorelli è stato is5tituito un premio anche per gli studenti di lingua madre non italiana: 100 euro a Rajaa Sarboub (Marocco) IV^ A, Kasandra Bala (Albania) IV^ A, Sabina Maria (Romania) III^B, Lidia Benedic (Romania) III^ B.
Come ogni anno, dunque, il ricordo va a lui, al geometra Pastorelli, che a metà giugno del 1997 si presentò dal preside dell’Istituto Magistrale “Giovan Domenico Pèri” Franco Lovari al quale parlò di istituire un premio annuale per gli alunni più meritevoli, ossia con la media più alta negli scrutini finali. Il desiderio di Francesco nasceva dall’emozione che aveva provato pochi giorni prima, quando si svolsero i festeggiamenti dei 50 anni del Magistrale. La cosa piacque a tutti, alla scuola, al Comune che da allora ha partecipato in solido alla realizzazione del Premio.
Il Premio Angela, oltre a rispondere alla volontà di un cittadino impegnato nel suo paese, è l’emblema di una Scuola che da 70 anni è presente sul territorio: primo istituto Superiore dell’Amiata. Si parte dal 1944 a guerra inoltrata e con il passaggio del fronte a Grosseto e la necessità di spostare la sede dell’Istituto Magistrale “Rosmini” proprio ad Arcidosso con il ritorno in città a guerra terminata. Da allora l’Istituto Magistrale “G.D.Pèri” ha avuto vita autonoma a partire dal 1946, preparando centinaia di maestre e maestri per l’insegnamento nelle Scuole Elementari, passando indenne fra le maglie dei vari gradi delle riforme scolastiche: Istituto Magistrale, Liceo Psicopedagogico, Liceo di Scienze Sociali, Liceo di Scienze Umane, ultimo della serie.
L’attività della Scuola è anche diretta a scambi culturali e didattici con altre scuole, anche straniere. Ne è l’esempio l’ultimo scambio, il settimo in ordine di tempo, con visita ad Arcidosso martedì 13 dicembre degli studenti del “Lycee Giocante de Casablanca” di Bastia (Corsica) accompagnati dalle insegnanti Marie Paule Giuseppi, Silvia Saladini e Vincent Andreuzzi e dalle colleghe del “Pèri” Patrizia Gacalone e Cristina Massai.