Occhio attento al sociale, al decoro urbano e alla cultura. Il consiglio comunale di Arcidosso approva il bilancio. Il sindaco Jacopo Marini è soddisfatto. Siamo stati -dice- un mese e mezzo in esercizio provvisorio e adesso possiamo cominciare a muoverci. Abbiamo riconfermato l’Imu al 9,1, la Tasi all’1 per mille e la Tari per le imprese dimezzata. In più, chi apre una nuova attività imprenditoriale avrà un’esenzione per tre anni”. Il consiglio, col no dell’opposizione, ha dunque varato un bilancio che si qualifica per tasse e imposte rimaste inalterate e per una serie di misure per i nuovi allestimenti al Castello aldobrandesco e al palazzo della cancelleria. “Si prevedono nuove mostre nei due punti e anche, forse, la copertura del chiostro del castello. Nel palazzo della cancelleria sarà allestito in collaborazione con Merigar un museo di arte e storia tibetana, con l’esposizione di pezzi rari che sarà il museo più grande e ricco d’Europa. Sarà aperto a dicembre. E prevediamo per castello e palazzo un’unica gestione per la quale faremo un bando subito dopo l’estate”. Il bilancio di Arcidosso vede stanziati 60.000 euro per l’inclusione sociale, iniziativa rivolta a persone in particolari condizioni economiche e prevede 6000 euro da destinare ai cittadini che adottano un pezzo di paese e che se si impegnano in un’attività di tal tipo, vedranno la Tasi diminuita : “Sono -dice Marini- circa 20 aree di verde pubblico, su cui i cittadini volontari potranno mettersi a lavoro con l’abbattimento della Tari in cambio”. Il sindaco avverte pure che è imminente l’apertura di un bando che premierà con un massimo di 10.000 euro a testa chi ristruttura tetti e facciate. Nel bilancio sono imputati poi 120.000 euro per le strade comunali e vicinali e 300.000 euro per la ristrutturazione delle scuole elementari. Per la videosorveglianza sono messi in bilancio 20.000 euro. “Preme sottolineare -dice Marini- la manutenzione straordinaria delle strade vicinali di Merigar, Parco faunistico, parte di Monte Labro, le Bandite e Marracone, in attesa di costituire un solo consorzio delle strade vicinali ad uso pubblico”. E compaiono ancora i 50000 euro per il tetto delle ex scuole di Salaiola e i 205.000 euro per il lastricato delle Fornaci, più 84.000 euro per i cimiteri dove ogni anno, avverte Marini, metteremo qualcosa per una manutenzione adeguata. E infine l’auspicio del primo cittadino che “l’ufficio tecnico faccia gli appalti quanto prima”. Poi avverte di “aver dato l’incarico a un professionista perché compili un piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche”. Il no dell’opposizione si basa su diversi elementi, fra cui spicca l’obiezione relativa al “contributo che ENEL e COSVIG danno a questa amministrazione (euro 256.819, 00 come canoni ed operazioni di marketing, 901.420,00 pere compensazioni ambientali e 616.186,63 per opere in conto capitale), da spendere -ha notato Lazzeroni- nel corso del 2016 altrimenti il contributo viene perduto”. Da qui l’invito a utilizzare parte delle somme per acquisto di attrezzature di rilevazione e misurazione degli inquinanti geotermici, di cui ARPAT non dispone,: “Una somma non eccessiva che dovrebbe aggirarsi intorno ai 50/60.000,00 euro che potrebbe togliere i dubbi alla minoranza e alla popolazione”. E ancora: “I 400.000 euro per le scuole e i 483.645,05 per consolidamento frane nei centri abitati vorremmo vederli davvero utilizzati e non trasformati in nuovo avanzo di amministrazione”. E alla fine, rammaricati anche di non essere stati invitati ad elaborare il bilancio, i consiglieri di minoranza hanno votato no.