Nuovo appuntamento promosso dall’Associazione Val d’Orcia-Amiata. Il cultore di storia locale Mauro Bucci presenta, venerdì 7 luglio 2023 alle 21,30 in Piazza dell’Unità d’Italia, a Castiglione d’Orcia, il suo racconto sull’episodio che vide protagonisti i castiglionesi (correva il secolo quattordicesimo) di una vera e propria insurrezione contro i monaci Camaldolesi dell’Eremo di Vivo d’Orcia, dove si recarono armati dei loro strumenti per i lavori agricoli. Stando alle cronache dell’epoca, fecero ingresso nella chiesa ove si celebrava la Messa e punzecchiarono con i forconi il celebrante, oltre a mettere a soqquadro l’intero monastero. Lamentavano condizioni assai penalizzanti imposte loro nella gestione dei terreni coltivati, di proprietà dei Camaldolesi anche nei dintorni di Castiglione. I “gravi fatti” portarono ad un processo e all’emissione di una scomunica, che non fu notificata nei modi di rito, perché anche il messo inviato venne accolto in malo modo e fu costretto a depositare in fretta la Bolla sull’altare della pieve e prendere la via del ritorno. Alla “Scomunica di Castiglioni” sono state attribuite molte delle situazioni negative sociali e strutturali del paese. A “quel frate” (il messo incaricato di consegnare la Bolla di scomunica) è stato anche attribuito un anatema: “Castiglioni, Castiglioni, tu non avrai né capo, né coda”. A lungo si è dato credito all’ipotesi che la scomunica fosse ancora pendente, tanto che diversi anni fa il castiglionese don Dino Severini, allora parroco, spiegò, a margine della Messa domenicale, che le scomuniche decadono comunque e sempre con la scomparsa dei soggetti destinatari.