Tutto esaurito per i due concerti in programma nel weekend dell’Immacolata al Forum Bertarelli di Poggi del Sasso, Cinigiano, Grosseto: la Petite Messe solennelle di Rossini con Michele Campanella (sabato 8 dicembre) e la serata dedicata ai valzer francesi, viennesi e ungheresi (domenica 9). Il direttore artistico Maurizio Baglini: «Un risultato che conferma il gradimento del progetto ed è in linea con il successo delle date estive».
Tutto esaurito da settimane per i due concerti natalizi dell’Amiata Piano Festival che si terranno nel weekend dell’Immacolata al Forum Bertarelli di Poggi del Sasso(Cinigiano, Grosseto).
Sabato 8 dicembre 2018 h. 19 è in programma la versione originale, per due pianoforti e harmonium, della Petite Messe solennelle di Rossini (nel 150° anniversario della morte) con il grande pianista napoletano Michele Campanella e con: Monica Leone, pianoforte; Enrica Ruggiero, harmonium; Linda Campanella, soprano; Adriana Di Paola, mezzosoprano; Francesco Marsiglia, tenore; Matteo D’Apolito, baritono e l’Ensemble Vocale di Napoli.
Domenica 9 dicembre, sempre alle h. 19, omaggio al valzer di tre capitali europee: da Vienna con la Sonata “Arpeggione” di Franz Schubert, a Parigi con La Valse di Ravel e fino a Budapest con il Sestetto op. 37 dell’ungherese Ernö Dohnányi. Condivideranno il palco sei solisti di spicco: Jean-Luc Votano, clarinetto; Denis Simándy, corno; Gauthier Dooghe, violino; Ralph Szigeti, viola; Silvia Chiesa, violoncello; Maurizio Baglini, pianoforte. Al termine di entrambi i concerti, cena a buffet con degustazione dei vini della Cantina ColleMassari.
La rassegna musicale internazionale sostenuta dalla Fondazione Bertarelli chiude dunque con la sala piena anche nelle date invernali. «Sono felice di questo risultato»,commenta Maurizio Baglini, fondatore e direttore artistico, che in questi giorni è in Libano per un concerto, mentre esce il suo nuovo cd Decca dedicato a Schumann.«Quando ho iniziato questa avventura – prosegue – sembrava una follia l’idea di portare la musica d’arte in un’area naturalisticamente meravigliosa, ma distante dal tradizionale circuito concertistico. Il ‘tutto esaurito’ anche fuori stagione conferma invece il gradimento del progetto ed è in linea con il successo di pubblico che il festival registra d’estate»