A due mesi dalla scadenza del mandato il Comune di Abbadia San Salvatore firma con Sorgenia la convenzione per le opere compensative concernente la costruzione e l’ esercizio della centrale Le Cascinelle in Val di Paglia: un grave atto di sottomissione che il Comune compie per cercare di condizionare le scelte della prossima amministrazione. Una convenzione dove Sorgenia ha tutto da guadagnare dato che in 26 anni (età della centrale) riceverà circa 400 milioni di euro di incentivi a prescindere dall’energia che produrrà mentre al Comune entreranno 60.000 euro annui quando l’impianto sarà a pieno regime tra 4/5 anni e un milione e mezzo una tantum. Davvero un magro bottino per chi da 10 anni propone la centrale, senza parlare dei rischi ad essa connessi, come grande occasione di sviluppo. Risultati? Un paese diviso, meno sicuro, con rischi ambientali importanti. Un Comune che senza trasparenza ha venduto a Sorgenia la formazione e la didattica degli alunni del nuovo plesso scolastico come da accordo firmato nel 2021. Un’operazione in perdita che non sta in piedi e da qui la necessità della propaganda con le opere di mitigazione ambientale, la realizzazione del parco fluviale del Paglia, il percorso ciclabile intorno alla centrale (una vera goduria visto che le 40 torri di raffreddamento produrranno un rumore continuo giorno e notte di 104 decibel), la piantumazione di alberi. Se devi fare opere di mitigazione ambientale vuol dire che l’ambiente l’hai danneggiato ed i rimedi non sono certo migliori del male arrecato ma costituiscono il classico “contentino”, fumo negli occhi per nascondere tutti i rischi e i danni che la centrale comporterà con l’informazione, ancora una volta falsata e pilotata, a svolgere il suo ruolo di travisamento dei fatti.
Quale la sostenibilità ambientale dell’impianto? Sappiamo dai documenti che la centrale, mai sperimentata, comporterà rischi sismici indotti dalla reiniezione dei fluidi: con quali conseguenze sulla vicina megadiscarica, sugli edifici e sulle aziende? Sappiamo che verranno sottratti al fiume Paglia 20 litri di acqua/secondo per la realizzazione di 17 pozzi; che le 40 torri di raffreddamento produrranno un rumore continuodi 104 decibel; che uno dei tratti originali della Via Francigena, Patrimonio Unesco, e il sito archeologico romano verranno compromessi in maniera irreversibile dai 5 ettari di cemento pari a 11 campi da calcio; che saranno compromesse anche le aree agricole e messe a rischio le acque termali di San Filippo. L’ampliamento della cabina elettrica nel centro urbano di Abbadia San Salvatore di circa 800 mq aumenterà l’elettromagnetismo. Approvando la convenzione il Comune si è piegato alle regole stabilite da Sorgenia che può liberamente recedere dalla convenzione “senza pretese da parte del Comune qualora sia impedito o aggravato il funzionamento dell’impianto geotermico”, può trasferire con una semplice comunicazione ad altri soggetti la convenzione, in caso di non funzionamento, assai probabile, il Comune dovrà provvedere al ripristino ambientale e impegnarsi a mantenere la “più assoluta riservatezza riguardo la documentazione relativa all’impianto geotermico o quant’altro fornito da Sorgenia”. Qualora dovessero insorgere controversie con Sorgenia, poi, il Comune ha firmato una clausola in base alla quale sarà competente a decidere il Tribunale di Milano: da perfetto colonizzato il Comune di Abbadia ha rinunziato persino al suo Giudice naturale.
Cinzia Mammolotti
Capogruppo Lista Civica “Abbadia Futura”
Esponente dei Movimenti Ecologisti Amiata Val d’Orcia