Pubblichiamo il comunicato stampa ricevuto dalla lista civica Abbadia Futura:
Come gruppo abbiamo pazientato fin troppo nell’attesa che l’amministrazione – rappresentativa di 1/3 degli elettori – uscisse dalle tenebre e si dimostrasse capace di ascoltare le istanze della popolazione.
Purtroppo la risposta è arrivata solo all’ultimo Consiglio Comunale dove è emersa la solita arroganza di chi (seppure in minoranza) amministra il paese. Un’amministrazione molto sfuggente di fronte a richieste di larghissima parte dei badenghi, portate in Consiglio attraverso due Mozioni di Abbadia Futura e un’interpellanza di Abbadia in Comune.
Argomentando molto poveramente e arrampicandosi sugli specchi, gli amministratori ci fanno sapere che il Referendum non lo possono convocare come Comune e che spetterebbe alla Regione acquisire il consenso per l’installazione dell’impianto di Val Di Paglia. Devono spiegarci perché allora è stato deliberato nel 2017 che per il nostro Comune l’area in questione sarà idonea solo in seguito a consultazione popolare. Se tale consenso non viene acquisito, per il nostro Comune l’area di Val Di Paglia non è da considerarsi idonea. Ma perché allora stanno zitti? Perché di fronte alla volontà di Sorgenia e della Regione di scavalcare il consenso popolare non muovono un dito?
Come amministratori devono esprimersi con contrarietà al progetto, in quanto il metodo adottato non è in linea con la volontà Comunale. Se non lo fanno sono complici. Non è stata sufficiente la “batosta” presa dal primo cittadino a Radio Radicale, non sono bastate le giuste rimostranze e mobilitazioni che sono comparse ovunque, non sono bastate le nette prese di posizione di Comuni contrari ad uno scempio che mette in serio rischio l’intero sistema Amiata-Val D’Orcia per i decenni a venire, ipotecando non solo le nostre vite ma anche quelle delle future generazioni.
Noi chiediamo pertanto un passo indietro al sindaco ed alla giunta.
Ma il coraggio che occorre nel fare un passo indietro implica qualità che non riconosciamo negli attuali amministratori (ma speriamo di sbagliarci e di rimanere stupiti).
Con il presente documento ci appelliamo non solo ai tanti cittadini che ci hanno gratificato con il loro voto ma a tutta la popolazione ed agli appartenenti ad Abbadia in Comune ai quali mandiamo una richiesta di collaborazione. Chiediamo a tutti di affiancarci e sostenerci per far saltare i piani di Sorgenia con la Democrazia.
I tempi sono maturi. Referendum contro l’arroganza dei meno, Referendum per le future generazioni, Referendum perché si può ambire ad un futuro “a misura d’uomo”, Referendum per impedire la devastazione di una delle zone più belle della Toscana e quindi dell’intera Italia. Referendum perché questi progetti assurdi non possono altro che peggiorare la situazione economica dell’area.
Dimostriamo che certi giochetti non sempre riescono, dimostriamo a tutti e a noi stessi che uniti possiamo fare la differenza.
Uniti per il Referendum.