Come le castagne, le melagrane e i funghi, anche i cachi sono frutti tipicamente autunnali, dolcissimi e saporiti e nelle nostre zone li troviamo un po’ dappertutto, dai giardini, agli orti, fin sulle nostre tavole, dal mese di ottobre in poi. L’albero (diospyros kaki, in greco significa cibo degli dei), è conosciuto con nomi diversi, caco, loto o kako, ed è in grado di raggiungere anche un’altezza di 15 metri. Il cachi frutto, invece, ha un caratteristico colore arancione vivace che tinge allegramente prati e boschi di pianura e collina nei mesi di ottobre e novembre. I frutti raccolti direttamente dagli alberi appena prima della maturazione completa, che può avvenire facilmente mettendo i pomi insieme alle mele, sono sicuramente più gustosi di quelli che comunemente troviamo nelle grandi distribuzioni. L’albero kaki, vive in media 30-40 anni, comincia a produrre i frutti solo intorno dal quarto anno di vita, mentre la loro maturazione avviene tipicamente in autunno, nei mesi di ottobre e novembre, quindi, quando la pianta ha ormai completamente perso tutte le foglie e risulta completamente spoglia. È un frutto molto ricco di minerali, soprattutto potassio, calcio, magnesio e fosforo, così come di vitamine, come la A (presente in altissima concentrazione), la C, la E ed alcune del gruppo B (niacina, tiamina e riboflavina). Anche il contenuto in antiossidanti è notevole, in particolare per quanto riguarda betacarotene, licopene e zeaxantina, per citarne alcuni. Tuttavia, le calorie del cachi sono abbondanti, in quanto 100 grammi di frutto ne apportano circa 70, quindi bisogna fare attenzione alla dieta e bisogna mangiarne con parsimonia. Insomma, il cachi, considerate le sue caratteristiche, è un frutto autunnale che aiuta a battere la fiacca.
Tra le varietà di piante ci sono quelle che producono semi all’interno dei frutti e sono proprio i semi dei cachi che nascondono una tradizione contadina mista tra leggenda e realtà; infatti tagliando questi piccoli semi di colore marrone in verticale, essi ci sveleranno come sarà il tempo il prossimo inverno. Se all’interno troveremo un cucchiaio cadrà molta neve, se invece apparirà una forchetta sarà un inverno mite ed infine un coltello porterà gelo e venti gelidi e freddissimi. Quella delle posate di colore bianchissimo nei semi di cachi è solo una leggenda, tuttavia può diventare un divertente gioco da fare con i bambini. Attraverso il gioco delle posate e del suo simbolismo, si può provare a spiegare come nasce una pianta e come avviene la normale alternanza delle stagioni. In una società sempre più digitalizzata è importante riscoprire i piccoli tesori nascosti della natura. Quindi chi ha dei cachi con i semi non deve far altro che provare. Questi nella foto, i risultati della mia ricerca delle posate nei cachi di produzione locale. È un coltello, quindi secondo la leggenda sarà un inverno ricco di venti gelidi e freddissimi… staremo a vedere.