Tra i primi a ripartire lo scorso anno, dal 10 luglio al 12 settembre il festival che in Val d’Orcia celebra alba e tramonto rilancia con un programma ancora più ricco di eventi di alta qualità, occasioni d’incontro, bellezza ed enogastronomia.
È la comunità di Castiglione d’Orcia a scommettere con forza sul proprio territorio, assieme all’amministrazione comunale e ad Accademia Minima, rilanciando con una nuova edizione ancora più ricca ed ancora più radicata del proprio Festival dell’Alba e del Tramonto; più di 40 eventi dal 10 luglio al 12 settembre che attraversano il Comune di Castiglione d’Orcia in tutte le sue variegate e meravigliose frazioni.
“Noi crediamo nel nostro territorio ed abbiamo scommesso con energia sul Festival dell’Alba e del Tramonto lo scorso anno, quando in molti non erano pronti a ripartire, e la scommessa è stata vinta; da tutti noi. Tantissimi spettacoli, tantissimi spettatori, nessun contagiato. Controlli rigorosi, organizzazione rigida ma non invadente, e tanta voglia di stare assieme nel rispetto della salute di tutti. – dice Alice Rossi, assessore alla Cultura, che ha fortemente voluto questa crescita del Festival – Quest’anno abbiamo deciso di rilanciare; ancora giù eventi, ancora più qualità, ancora più sicurezza e quindi più serenità”
Con la rinnovata direzione artistica di Francesco Chiantese saranno a Castiglione d’Orcia tra gli altri: Massimo Salvianti; ArcaAzzurra Teatro; Tano D’Amico; Ciro Masella; Andrea Cosentino; Ginevra Di Marco, Francesco Magnelli, Andreino Salvadori; Silvia Frasson; Francesco Chiantese, Matteo Pecorini, Antonio Speciale; “Bondesan/Bolognesi/Sardina” Trio, Veronica Saglimbeni e Luca Felloni; The Fullertones; Alice Chiari, Giada Moretti, Martina Daga; Letizia Fuochi; Le pazze del fiume (Letizia Fuochi, Federica Fabbri e Oretta Giunti); Ensarte; Accademia Minima; Emiliano Valente; Silvia Tosi; Compagnia degli Arrischianti; Giancarlo e Silvio Governi, Giancarlo Soldi, Talenti Tintinnanti, Filarmonica La Castigliana.
Si parte sabato 10 luglio con Massimo Salvianti e la sua lettura del canto XXVI della Divina Commedia accompagnato da Roberto Rossi alla chitarra con una introduzione di Anna Zoppé alle ore 21.30 nell’intimità di Piazza Vecchietta (ingresso 5 euro, prenotazione necessaria); si rilancia subito con Silvia Frasson ed il suo “Santa Giovanna dell’immaginazione” sempre in Piazza Vecchietta, lunedì 12 alle 21.30 (ingresso 5 euro, prenotazione obbligatoria); il calendario completo, le informazioni e le prenotazioni sono accessibili al sito www.albaetramontofestival.it ed ai relativi social.
“Lavorare per questo territorio, per la comunità che lo vive, è meraviglioso; non dico che non sia complesso o non sia faticoso, ma a sera quando smontiamo le attrezzature ed approntiamo i preparativi per il giorno dopo, la stanchezza sparisce nell’affetto delle persone che ci danno una mano e nella bellezza del paesaggio. – dice Francesco Chiantese, direttore artistico del festival e di Accademia Minima, napoletano adottato dalla Val d’Orcia – anche il ruolo da direttore artistico così scivola via con serenità…qui si riassume nel voler mostrare a degli amici gli spettacoli che hai apprezzato ed a far conoscere a degli artisti l’accoglienza di questo territorio; e poi, sia durante la scorsa estate che in questa, viviamo tutti assieme la realizzazione di questo festival come responsabilità civile. Scegliamo ancora più piazze e stradine, cerchiamo di inondare le cinque frazioni e riscoprirle, perché riappropriarci degli spazi pubblici ha una fondamentale funzione politica. Non dimentichiamo che teatro e democrazia sono nati in un certo senso entrambe da una cultura che valorizzava al massimo lo spazio pubblico come spazio di relazione.”.
“Il coinvolgimento del territorio, delle tante vive associazioni, degli artisti del territorio e di quelli che lo hanno scelto come propria residenza è fondamentale; sempre partendo dall’alba e dal tramonto e cioè dai due elementi che, tradizionalmente, segnavano e segnano ancora oggi la dimensione più umana del tempo che scorre. – ci racconta Claudio Galletti, sindaco di Castiglione d’Orcia – e siamo convinti che anche gli ospiti che amano sempre di più il nostro territorio avvertano questo calore e si lascino coinvolgere.”
Cuore di tutto, testimoni da sempre delle albe e dei tramonti, i Maggiaioli di Castiglione d’Orcia che, non avendo potuto eseguire il loro canto tradizionale nella notte che precede il primo di maggio (per motivi legati al Covid) arricchiranno il cartellone estivo della loro presenza straordinaria.
Tra gli ospiti più attesti, nel corso dell’estate, Ginevra di Marco con Francesco Magnelli ed Andreino Salvadori che eseguiranno il loro concerto più amato “Donna Ginevra e le stazioni lunari”; ma anche Andrea Cosentino, premio Ubu con il suo Telemomò ed il grande fotogiornalista Tano d’Amico.
Programma completo al sito www.albaetramontofestival.it
Informazioni per la stampa ed accrediti per gli spettacoli al numero 3396338565