Il Gruppo dei Maggiaioli Castiglionesi ha affidato ad una comunicazione scritta, come già aveva fatto lo scorso anno, l’annuncio che non ci sarà neppure quest’anno l’appuntamento sempre atteso del 30 aprile. La tradizione, che si perde nella notte dei tempi, prevede nel pomeriggio dell’ultimo giorno di aprile, la partenza del gruppo di cantori e suonatori dal paese verso i poderi della campagna circostante, dove porta il proprio augurio per la bella stagione, i buoni raccolti, lo sbocciare dell’amore giovanile ed in cambio riceve ospitalità. L’itinerario prosegue poi, nella serata e nella notte seguente, a Rocca d’Orcia e Castiglione, fino alle prime luci dell’alba, quando il canto si conclude al cancello del cimitero, con un commosso omaggio ai Maggiaioli ed ai compaesani lì sepolti. In una domenica seguente viene poi organizzata una merenda popolare nei grandi spazi dell’Associazione Pro Loco, ulteriore occasione d’incontro e di festa. Ecco, tutto questo non potrà esserci per il secondo anno consecutivo per la nota e non certo ancora superata emergenza sanitaria. “Neppure la guerra riuscì a far tanto”, ha commentato con amarezza Giorgio Scheggi, componente di lungo corso del Gruppo. Forse l’estate consentirà ai Maggiaioli di cantare e suonare in un tardo pomeriggio agostano, riscaldando il cuore dei compaesani residenti e di quelli che ritornano per le ferie.