Da qualche settimana la notizia circolava, sottovoce, fra i vicoli del paese, ma poi l’annuncio dato dallo stesso sacerdote nella Messa del 31 gennaio scorso ha dato corpo a questo sospetto, prendendo di sorpresa quanti non sapevano e suscitando commozione e rincrescimento nei fedeli. A macchia d’olio in tutto il paese si è propagata questa novità ed è stato anche lo stesso Arcivescovo il cardinale Augusto Paolo Lojudice nel suo intervento di sabato 6 febbraio a tranquillizzare la comunità parrocchiale sulla nomina futura del prossimo parroco. “Ancora non c’è un sacerdote che prenderà il posto di don Luigi – dice il presule – ma presto verrà nominato il successore e, in attesa, si occuperà della parrocchia don Adrian che conoscete e che vive in mezzo a voi da tanto tempo”.
Il bergamasco don Pier Luigi Colleoni, di Ciserano (BG), classe 1964, subito visto come con carattere riservato e schivo, era venuto ad Arcidosso in punta di piedi, da Colle Val d’Elsa, presentato dal vicario diocesano mons. Giovanni Soldani il 26 marzo 2014, un mercoledì, giorno da tempo atteso da tutta la Comunità parrocchiale priva del parroco assente da quasi un anno per gravi motivi di salute. Era stato mandato nel paese amiatino per “rilanciare la parrocchia” – disse il monsignore, che raccomandava, presentando il nuovo parroco: “Che le vostre case siano la sua casa in un reciproco abbraccio fraterno che sostenga il sacerdote, che diventa anche punto di riferimento per tutti”. Ed è stato così per tutti questi anni, da allora, sette anni con l’ingresso ufficiale sabato 12 aprile 2014 in una solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Antonio Buoncristiani, trascorsi velocemente lasciando un ricordo indelebile nel cuore di tutti i parrocchiani, fedeli e non, che hanno sperimentato come quel carattere schivo e silenzioso si era aperto in un continuo abbraccio per tutti e un aiuto per tante situazioni incerte e complesse. Ed ora don Luigi, o don Gigi o DonGi come confidenzialmente molti lo chiamano, dal lunedì 8 febbraio non celebra più la liturgia nelle Chiese di Arcidosso. “Ha scelto un nuovo progetti di vita”- ha annunciato l’Arcivescovo cardinale Augusto Paolo Lojudice in quel sabato 6 febbraio ai fedeli riuniti per la celebrazione eucaristica nella chiesa di San Leonardo. “Ho accettato questo suo progetto – continua – e andrà a fare il parroco a San Quirico d’Orcia. Era venuto ad Arcidosso per ricostruire un tessuto che si era col tempo abbastanza deteriorato, e c’è riuscito, con l’aiuto di tutti adoperandosi nell’ascolto e nella preghiera con la Comunità”. Tutti i presenti erano accorsi perché sapevano della partenza del sacerdote, molti erano sorpresi,come si è detto, ma tutti commossi, testimoniando dinanzi al Vescovo l’affetto verso uno dei suoi sacerdoti. Il tema della Comunità che si fa Chiesa intorno al suo pastore è stato più volte ripreso da sua eminenza ed è stato anche l’oggetto principale dell’intervento dei sindaco Jacopo Marini nel suo saluto. “Don Luigi – esordisce – ha messo la Chiesa nella della Piazza di questa Comunità, perché la Piazza è il punto centrale del paese e la Chiesa è il centro di una Comunità. Abbiamo lavorato insieme e insieme abbiamo costruito qualcosa e di questo rapporto, che si è da subito sviluppato come un rapporto non solo istituzionale ma soprattutto di collaborazione e di amicizia, abbiamo raccolto molti frutti”.
Un altro momento di emozione e rincrescimento per la partenza di don Luigi lo si è avuto domenica 7 febbraio alla consueta Messa delle 11 nel Santuario della Madonna Incoronata, l’ultima celebrata ad Arcidosso, questa volta con molti occhi lucidi e commozione, anche del parroco. “Io non ho fatto niente – ripete per ben cinque volte – non ho fatto niente, abbiamo fatto tutto tutti insieme. Abbiamo ricostruito non tanto la struttura delle nostre chiese, l’abbellimento, l’estetica che mancava, ma soprattutto abbiamo ricostruito uno spirito di Comunità fra tutti noi. Devo ringraziarvi per quanto mi avete voluto bene e anche io ve ne voglio, ma non scappo, vado qui vicino e sarò spesso con voi” – riprende. Anche i fedeli, che hanno condiviso il suo settennato, hanno voluto ringraziarlo augurandogli un buon lavoro nella nuova sede, affidando gli interventi ai rappresentanti dei Catechisti,della amministrazione parrocchiale, al sindaco Marini che ha di nuovo tratteggiato i molti progetti di collaborazione portati a termine insieme al parroco. La sensibilità di don Luigi parlando anche a nome della Comunità parrocchiale si è anche manifestata al momento della preghiera dei fedeli ricordando la tragica scomparsa di una giovane nell’ incidente di sabato sera nei pressi di Arcidosso, invocando Dio e la Madonna perché “aiuti questa famiglia che ha perduto una figlia così giovane (19 anni ndr) a superare questo dolore”. Poi il momento degli addii, quello più commovente della mattinata, avvenuto proprio alla fine, con la consegna di un quadro rappresentante l’effigie della Madonna delle Grazie a cui è intitolato il Santuario, e i saluti di tutti i fedeli, individualmente. Con la promessa di un arrivederci.