La Residenza Assistita “Casa Manetti” di Castiglione d’Orcia, ha superato fin qui indenne dal contagio la pandemia in corso e non ha fatto registrare nessun positivo sia fra gli ospiti che tra il personale. La struttura, che conta 12 posti letto suddivisi in sei camere doppie, fu ricavata all’interno di una capiente abitazione ed iniziò a funzionare nel 1990. Attualmente è gestita dalla Cooperativa “Il Cammino”, che ha sede a Piancastagnaio e si occupa anche di pulizie e sanificazioni in genere, oltre che di assistenza domiciliare e del progetto post dimissioni ospedaliere per situazioni di particolare fragilità, seguendo la persona per una massimo di tre settimane presso la propria abitazione. Nella Residenza Assistita in Borgo Vittorio Emanuele, attualmente sono dieci gli ospiti (sette dei quali castiglionesi). Il personale in servizio, coordinato dall’assistente sociale Eleonora Ceschi (nella foto, all’ingresso della struttura), è composto da due assistenti domiciliari, una cuoca ed un’addetta alle sostituzioni, un addetto all’assistenza di base e due operatori socio-sanitari: uno che opera nella struttura, l’altro a domicilio. La Cooperativa si occupa, come detto, di assistenza domiciliare e della consegna di pasti a domicilio, nella situazioni indicate dai Servizi sociali. L’applicazione dei rigidi protocolli previsti a tutela degli ospiti, è stata sicuramente l’arma vincente messa in campo, anche se tutti all’interno della struttura, hanno dovuto adattarsi alla nuova situazione. Nei mesi estivi il Comune ha riservato l’utilizzo de “La fontanina”, piccolo spazio verde a pochissima distanza da “Casa Manetti”, ai soli ospiti, che vi hanno potuto accedere, ricevendovi le visite dei loro familiari, in assoluta sicurezza e potendo mantenere le distanze fisiche suggerite. Le ridotte dimensioni e le indubbie qualità umane e professionali del personale, consentono agli ospiti di vivere in un ambiente familiare.
In questi giorni il sindaco, Claudio Galletti, ha informato la responsabile della struttura di essersi attivato perché gli anziani ospitati nella Residenza Assistita siano messi in condizione di ricevere la vaccinazione anti Covid-19. In prima battuta questo tipo di strutture non erano state inserite nell’elenco delle priorità, insieme alle Residenze Sociali Assistite. Il primo cittadino ha ora ricevuto assicurazioni che, probabilmente entro la prossima settimana, l’obiettivo della vaccinazione per gli ospiti che vi acconsentiranno, potrà essere raggiunto.