Rimandata a data da destinarsi la storica fiera del 13 Giugno. Torna, invece, il mercato settimanale del martedì con tutte le garanzie di sicurezza, nel pieno rispetto delle prescrizioni dell’emergenza Covid 19.
Il Sindaco Jacopo Marini: “Una decisione che abbiamo preso, con rammarico, per motivi sanitari. Non siamo ancora fuori dall’emergenza Coronavirus. Ma la fiera di Sant’Antonio è solo rimandata di qualche mese. È ricominciato, invece, dallo scorso 26 maggio, il mercato settimanale del martedì che si terrà anche il 2 giugno, sebbene giorno di festa”.
L’Amministrazione comunale di Arcidosso rimanda a data da destinarsi la storica fiera del 13 giugno. Lo annuncia “con grande rammarico” lo stesso Sindaco Jacopo Marini che specifica i motivi che hanno convinto l’Amministrazione a prendere questa decisione. “Motivi legati alla pandemia in atto – spiega il Sindaco – . Non siamo infatti ancora usciti dall’emergenza Coronavirus, per cui per motivi sanitari e per proteggere la salute di tutti, abbiamo scelto di non svolgere la fiera nella data del 13 giugno. Una fiera storica, quella dedicata a Sant’Antonio, che intendiamo, però, assolutamente recuperare. Se sarà possibile fra qualche mese, magari all’interno delle feste arcidossine di agosto oppure in un altro momento, quando l’emergenza sarà passata o comunque più controllabile. Inoltre, siamo certi che rimandandola di qualche tempo, quando i timori e i rischi dovuti alla pandemia si saranno allentati, le ricadute economiche potranno essere più soddisfacenti per gli operatori. E proprio con loro e con le associazioni di categoria decideremo la data più consona. Mi preme infatti sottolineare che la decisione di rimandare la fiera di Sant’Antonio ad un’altra data, è stata presa anche per renderla più frequentata e dunque più redditizia per i commercianti. È infatti una fiera sempre partecipata da migliaia di persone e vorremmo che anche quest’anno fosse così, di soddisfazione collettiva, prima di tutto per gli operatori”. Le ragioni per cui la storica fiera non si farà il 13 giugno stanno nel pericolo di inevitabili assembramenti: “Potrebbe insorgere qualche focolaio – sottolinea il Sindaco – e questo vanificherebbe tutti i nostri sforzi e le fatiche di mesi a cui è stata sottoposta la nostra comunità. D’altra parte sappiamo bene che tutti i casi Covid 19 che si sono verificati nell’Amiata grossetana, sono dovuti a un focolaio innescato da una persona positiva transitata al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Castel del Piano. Ci vuole poco a replicare un simile evento e mettere in una situazione di rischio le migliaia di persone che ogni anno partecipano alla nostra fiera”. Il Sindaco aggiunge anche di aver valutato a fondo, prima di arrivare alla decisione ultima, l’eventuale organizzazione che sarebbe occorsa se la fiera fosse stata fatta: “Avremmo dovuto attuare un piano di sicurezza molto complesso, in uno spazio nel quale vi sono molte vie di fuga da presidiare, e poi il numero delle prescrizioni da praticare, per esempio il distanziamento fra gli stessi banchi o il senso unico da seguire per l’ingresso e per l’uscita e molto altro ancora. Insomma una serie di regole e modalità da osservare e far rispettare per le quali è stato impossibile trovare soluzioni e garanzie di sicurezza efficaci e che ci lasciassero del tutto tranquilli senza limitarne la possibilità di fruizione. Ma come detto, la fiera storica di Arcidosso non la perderemo, perché sarà sicuramente recuperata in seguito”. È tornato, invece da martedì scorso, il mercato settimanale: “Il mercato del martedì – aggiunge Marini – è ripartito dallo scorso 26 maggio e si terrà anche martedì 2 giugno, sebbene giornata di festa. Vi potranno partecipare anche gli spuntisti”. Il Sindaco Marini è comunque molto dispiaciuto per aver dovuto sospendere il tradizionale appuntamento fieristico del 13 giugno e si sente partecipe delle difficoltà in cui si trovano gli ambulanti a cui esprime solidarietà: “Non vogliamo penalizzare nessuno – spiega – e anzi ci teniamo a creare condizioni di sicurezza per gli ambulanti che hanno bisogno di ripartire e che noi vogliamo comunque sostenere. C’è bisogno infatti, per la ripartenza, di tutte le forze economiche e imprenditoriali che io e la mia Amministrazione abbiamo intenzione di sostenere con misure specifiche che comunicheremo a breve”.