ASEA (Associazione per lo Sviluppo Ecomomico dell’Amiata), appena nata si è trovata a confrontarsi con un tema di cruciale importanza, per quello che immaginiamo possa essere un settore strategico di sviluppo dell’economia amiatina. Il confronto che ha determinato una forte tensione fra gli amministratori del nostro territorio sui fondi regionali per il rilancio dell’attività turistica del Monte Amiata, pone sicuramente degli interrogativi. In maniera propositiva e con tutta l’umiltà che è necessaria ad affrontare una questione così complessa, cerchiamo di dare un contributo sincero all’argomento.
Raccontare un territorio è una sfida da cogliere a più mani, e noi che siamo seduti su una ricchezza umana e ambientale unica e quindi, anche turisticamente spendibile, in una fase storica in cui, le aree periferiche e scarsamente popolate, divengono appetibili e fortemente desiderabili.
Abbiamo il dovere di prendere in mano lo sviluppo di questo territorio, fuori da ogni logica di cortile e con uno slancio di generosità, non c’e’ una parte alta e una parte bassa, c’e’ l’Amiata.
Rilanciamo la voglia e la necessità del dialogo, coinvolgendo tutte le amministrazioni e tutto il ricchissimo tessuto di operatori economici che insieme potranno portare ad una progettualità corale e di ampio respiro in cui, anche l’Amministrazione Regionale possa essere per prima affascinata dalla nostra affabulazione.
La nostra bella Amiata può essere competitiva nel mercato mondiale solo se si propone nella sua totalità, ci chiediamo quindi se non sarebbe più opportuno rilanciare un tavolo, che promuova un nuovo accordo di programma pluriennale con un progetto coerente, condiviso, sottoscritto e al quale l’Amministrazione Regionale, magari insieme ad altri partners, possa destinare risorse importanti e necessarie, fare insomma tutti un passo indietro, affinché il territorio ne possa fare tanti in avanti.
E noi ci mettiamo da subito a completa disposizione.
La richiesta che facciamo con voce ferma è quella di fare un confronto con tutti gli amministratori dell’Amiata dal quale possa finalmente uscire una sintesi comune, capace di intercettare tutte le risorse economiche necessarie ad uno sviluppo certo e coerente della montagna.
I nostri Amministratori, soprattutto con la crisi economica e sociale in corso, hanno il dovere di ricucire con senso di responsabilità questo “piccolo” strappo, concentrandosi su uno sviluppo unitario, che porti beneficio a tutto il comprensorio Amiatino.
Dall’Amiata e per l’Amiata, deve nascere una convergenza d’intenti per convogliare qui ogni risorsa possibile, per passare dal confronto corale ad una sintesi fattiva economicamente soddisfacente, anche per questo è nata la nostra Associazione.