Il sindaco Jacopo Marini: “È un’opportunità straordinaria per dotare l’Amiata di una serie di infrastrutture, offerte e servizi che oggi non ci sono e che invece i due progetti propongono. Ma non si può andare, come comuni, in ordine sparso. Al contrario occorre puntare a una unità di tutta l’Amiata e a una salda condivisione politico – istituzionale”.
Il Comune di Arcidosso, a proposito della polemica sorta negli ultimi giorni sui 500mila euro destinati dalla Regione Toscana ad un progetto amiatino, prova a mediare e richiama tutti all’unità, alla responsabilità e all’accordo. “I due progetti proposti da Abbadia San Salvatore, Castel del Piano e Seggiano da un lato e da Piancastagnaio, Castell’Azzara, Santa Fiora e Roccalbegna dall’altro, sono entrambi belli e strategici per il territorio – commenta il Sindaco di Arcidosso Jacopo Marini – e quindi si devono fare tutti e due, perché fondamentali per il rilancio della nostra montagna. Infatti il primo progetto riguarda la parte alta dell’Amiata e le sue infrastrutture, come i parcheggi, ad esempio. La prima tranche del finanziamento regionale già spesa (500mila euro) è servita per completare il progetto sull’innevamento artificiale, ma certamente tutta l’area è da riqualificare e rendere appetibile ai turisti. Il secondo progetto di cicloturismo mette a sistema itinerari che toccano tutti i comuni della montagna, anche quelli più collinari che costituiscono per l’Amiata un valore aggiunto. La digitalizzazione, poi, è una occasione ghiotta per far conoscere al meglio tutte le nostre risorse, dall’ambiente, all’enogastronomia, alle bellezze artistiche. Insomma tutti e due i progetti sono necessari e aprono all’Amiata grandi possibilità di rilancio nel dopo Covid”. Le idee, insomma, che si potrebbero concretizzare grazie alle proposte dei due progetti, sono di indubbio valore, ma si tratta di essere in grado di promuoverle col sostegno di una ritrovata unità di tutti i comuni, come spiega il Sindaco Marini: “È un’opportunità straordinaria, se si pensa che vi sono molte persone che dalla città vogliono tornare a vivere in montagna e che sarebbero certamente attratte in Amiata ancor di più se riuscissimo a realizzare una serie di infrastrutture e servizi che oggi non ci sono e che invece i due progetti delineano. Ma non si può andare, come comuni, in ordine sparso. Al contrario occorre puntare a una unità di intenti e a una condivisione politico – istituzionale. Senza questa unità e condivisione ogni progetto perde il suo senso. La forza della nostra montagna sta proprio nell’essere una e concorde”. La carta vincente, insomma per “non perdere il treno” sta in un accordo ritrovato: “Il post Covid – prosegue Marini – è un vero e proprio spartiacque, un appuntamento con la storia per la nostra montagna. Sta a noi decidere se prendere o perdere il treno. E tutti dobbiamo salire sullo stesso treno, pena il fallimento di qualsiasi progetto, pur bello e importante che possa essere”. L’auspicio del Comune di Arcidosso è insomma, che entrambi i progetti vengano realizzati: “Tutti e due – aggiunge il Sindaco – hanno una valenza strategica, e dunque non bisogna sceglierne uno, ma far sì che si concretizzino entrambi. Magari non immediatamente, ma spalmati da adesso fino alla primavera 2021, data, secondo me, in cui dovrebbero essere pronti. Il capogruppo Pd al consiglio regionale della Toscana Leonardo Marras e l’assessore Stefano Ciuoffo stanno lavorando per trovare ulteriori risorse per l’Amiata che è, come si sa, area di crisi. Auspico che nelle pieghe di bilancio della Regione Toscana, sia possibile reperire fondi aggiuntivi, magari spalmandoli su due annualità. Ci sarebbe tempo per finanziare entrambi i progetti e vederli pronti entro la primavera 2021 quando il turismo sarà, si spera, in ripresa”. Per trovare una soluzione e mettere fine alle polemiche fra comuni, e soprattutto stabilire dove saranno spesi i 500mila euro della Regione, ci sarà a breve un tavolo regionale a cui siederanno Regione e comuni: “Ma a quel tavolo – osserva il Sindaco Marini – bisogna andare preparati e soprattutto uniti. Solo così potremo trovare le soluzioni giuste. Bisogna ripartire in modo nuovo, lasciandoci alle spalle scontri e polemiche divisive a cui, non lo nego, in passato anche il comune di Arcidosso aveva partecipato colpevolmente. Invece adesso è il momento di concentrarsi sull’unità, sulla responsabilità e sull’interesse sovrano di tutto il territorio amiatino”.