Il sindaco di Arcidosso Jacopo Marini scioglie la riserva e ufficializza la sua candidatura. Dopo che già da alcune settimane il nome di Marini stava circolando come il più probabile a capitanare la lista civica di centro sinistra di Arcidosso, adesso il sindaco uscente si mette ufficialmente a disposizione della collettività: “Ho maturato – dice – in questo mandato che sta finendo, esperienze e conoscenze utili che posso spendere per continuare un progetto che vede Arcidosso come perno propulsore per un salto di qualità di tutta la montagna nel suo insieme. In questi cinque anni abbiamo iniziato a tessere relazioni e rapporti sia col versante grossetano che senese. È di ieri la notizia della prima riunione degli operatori turistici del nuovo ambito destinazione Amiata. Crediamo che proprio in una coesione di intenti e cooperazione fattiva di tutti i comuni, l’Amiata possa fare quel salto di qualità che merita. La nostra montagna ha tutte le potenzialità per esercitare un ruolo forte nello scenario politico regionale e noi come Arcidosso vorremmo fare da collante di questa operazione che riteniamo prioritaria per il rilancio dell’Amiata. La stessa crescita di Arcidosso, come di ogni altro comune amiatino, passa per la crescita di tutta la montagna. E mentre faccio i miei in bocca al lupo ai candidati degli altri comuni che hanno la nostra stessa sensibilità, sottolineo come in questo contesto sia basilare rilanciare il ruolo dell’Unione dei Comuni”. Il candidato a sindaco ripercorre, dunque, i traguardi raggiunti con lo strumento dell’Unione, come le gestioni associate dei servizi (Scuola, Suap, Protezione Civile e molti altri) e la realizzazione di progetti dalla valenza fondamentale anche dal punto di vista turistico: ad esempio la creazione del sistema museale dell’Amiata con il biglietto unico e la guida sui musei e il progetto di valorizzazione delle aree protette e della sentieristica del territorio. “Un risultato di cui vado orgoglioso, poi, – specifica Marini – è la prossima redazione del piano strutturale intercomunale. Ci permetterà di disegnare lo sviluppo urbanistico amiatino in modo ragionato, coerente, organico, e con una sua rigorosa visione d’insieme. C’è tanto altro da fare, certo, ma tutto sarà meglio programmato se passerà da una strategica omogeneità politica. Quella che in passato ci ha fatto forti e rappresentati ai massimi livelli”. La compagine guidata da Jacopo Marini poggerà sulla rinnovata alleanza tra Partito Democratico e mondo cattolico di centro, ma la lista “sarà la più aperta possibile alla società civile ed a settori della società che partono da orientamenti diversi da quelli dei partiti di riferimento a cui ho chiesto di fare un passo di lato. La complessità della società odierna – sottolinea il capolista – impone di aprirsi anche ad altre realtà finora appartate rispetto all’impegno politico concreto, ma delle cui energie c’è adesso stringente bisogno. Ora è il momento di ascoltare e capire anche le ragioni dell’altro se vogliamo abbracciare e comprendere il mosaico complesso di posizioni, idee, opinioni che potranno diventare proposta vera e propria nel nostro progetto politico”. Il candidato a sindaco sottolinea la presenza di due temi particolarmente sentiti ad Arcidosso: la sicurezza e la questione ambientale di cui fa parte la geotermia. “Su questi due temi – ci tiene a sottolineare Marini – occorre non avere una visione autosufficiente e monolitica, ma bisogna essere in grado di cogliere e mettere a frutto anche le ragioni dell’altro attraverso un sincero confronto. E siamo aperti – dice – a chi, con queste premesse, voglia dare un contributo positivo al suo territorio. La nostra lista, che stiamo costruendo e che è a buon punto, rappresenterà i mondi diversi di Arcidosso e delle sue frazioni, le associazioni e le professioni, insomma il caleidoscopico e ricco tessuto sociale su cui si sorregge l’energia del nostro comune. E sarà questa variegata società a dare corpo e voce al programma della lista”. Attenzione particolare Marini promette al segmento dei lavori pubblici e alla riqualificazione e messa in sicurezza ambientale e poi alla cultura e alla valorizzazione delle tradizioni locali su cui già tanto ha lavorato, intesa come impronta digitale di Arcidosso. “Crediamo – dice – che Arcidosso e l’Amiata non abbiano una sola vocazione, ma tante potenzialità che occorre far coesistere armonicamente, consapevoli che tante risorse è raro trovarle altrove. Ma siamo altresì consapevoli – aggiunge – dei problemi occupazionali dei giovani e su questo occorre l’impegno e la collaborazione di tutte le componenti sociali per trovare soluzioni e rilanciare l’economia del territorio”. E infine la filosofia che sta alla base della lista: una filosofia che fa forza sull’amicizia e la collaborazione: “Mi rammento – chiude Marini – la favola dei quattro fratelli in armonia che mi raccontava il maestro tibetano Norbu: un elefante che sorregge una scimmia, che sorregge un coniglio che sorregge una colomba che coglie un frutto simbolo di collaborazione e di benessere per tutti quanti”.