Un germe (Neisseria meningitidis o meningococco), isolato nel 1887 da Anton Weichselbaum, è la causa della malattia. Al microscopio ha l’aspetto di un chicco di caffè perché visibile in coppie (diplococchi). È rivestito da una capsula zuccherina (polisaccaride) in base alla quale è distinto in 13 sierogruppi. Solo 6 hanno un ruolo importante in patologia umana (A,B,C,W135,X,Y). Ciascuno di essi ha una specifica distribuzione geografica: Italia, Europa e Nord America (sierogruppi B e C), Africa e Asia (A,W135,X,Y). Il Batterio genera la cosiddetta malattia meningococcica. La meningite: infiammazione delle meningi (membrana che riveste cervello e midollo spinale). Poi la sepsi (setticemia: replicazione del microbo nel torrente circolatorio) da sola o accompagnata a meningite. Questa da adito a molte forme cliniche da lievi (febbricola) a forme gravi e letali (Shock settico). È sempre una malattia insidiosa perché il contagio si trasmette per contatto sia con malati ma soprattutto con i portatori “sani” (2-30% della popolazione). Questi ultimi, non avendo alcun segno di malattia, propagano il morbo nella comunità. In Toscana nel corso di questo anno abbiamo già avuto 29 casi con sei decessi (letalità 21%). Più colpiti adolescenti e giovani adulti: classe d’età (K) 1-4 anni: 1 caso (3,45%), K5-14 anni: 2 malati (6,9%), K15-20:7 (24%), K21-30:8 (27,6%), K31-49:6 (20,7%), K50-64:2 (6,9%), Kover65:3 (10,3%). Il sistema di sorveglianza delle meningiti batteriche della Regione Toscana ha infatti registrato il primato del meningococco (41,4%). Seguono Streptococcus pneumoniae (37,1%), Haemophilus influenzae (7,1%), Listeria monocytogenes (4,3%),Mycobacterium tubercolosis (2,9%), Streptococco B (1,4%). altri agenti (4,3%), agenti non identificati (1,4%). La strategia di prevenzione regionale delle meningiti batteriche ha previsto la vaccinazione ordinaria (offerta attiva e gratuita) nei confronti dei 3 agenti batterici principali. Contro l’Haemophilus influenzae di tipo b (Hib) già dal 1999 (DGRT 13.07.1999 n.800) offerto ai nuovi nati nel 1° anno di vita e ai soggetti a rischio. La profilassi contro il meningococco di tipo C (MENC) è iniziata nel 2006 (DGRT 7.3.2005 n. 379), con 3 dosi somministrate nel 1° anno di vita. È proseguita nel 2008 con una nuova strategia (DGRT 27.12.2007 n. 1020) di vaccinazione a 2 coorti di nascita (13° mese di vita e a 12-14 anni). Oggi (DGRT 27.04.2015 n. 571) il calendario contempla 2 dosi: la prima con MENC al 13° mese e la seconda con vaccino tetravalente (contro gli stipiti A,C,W135,Y), tra gli 11 ed i 20 anni. Dal 2007 è attiva l’immunizzazione contro lo pneumococco (PCV) dapprima nel 1° anno di vita (3 dosi) per i nuovi nati e i bambini a rischio fino a 5 anni. Oggi, il vigente piano vaccini estende l’offerta ai soggetti a rischio di qualunque età, ai bambini fino a 5 anni ed ai 65enni. In conclusione, la Regione Toscana, quando è disponibile un vaccino sicuro ed efficace, si fa carico dell’offerta attiva e gratuita alla popolazione generale. Oggi, a causa della situazione epidemiologica che registrava eccessi di casi di meningite nel primo trimestre 2015, la RT ha promosso una campagna straordinaria di vaccinazione estesa, ai i soggetti nella fascia d’età 10-20 perché a rischio di forme gravi, senza escludere peraltro gli elementi delle classi 21-45 sebbene in compartecipazione al costo della prestazione. L’attuale campagna è certamente una opportunità da cogliere per erigere una barriera immunitaria alla diffusione del germe nella comunità. Per cui è auspicabile richiedere la vaccinazione al proprio Pediatra o Medico di famiglia o in alternativa ai servizi locali di Igiene e Sanità pubblica.