L’Amiata dice addio a Renzo Scorretti, professore di inglese amatissimo dai suoi studenti e apprezzato musicista e artista. Se ne è andato in silenzio, a 63 anni, lasciando la comunità costernata e incredula. Fino a mercoledì sera, infatti, l’artista si era esibito a Monticello Amiata con la sua chitarra e la sua voce e si era intrattenuto con amici a Castel del Piano.
Grande sconforto e dolore a Bagnoli, per la perdita di una persona dai mille interessi e competenze e soprattutto talento. Infatti, oltre ad insegnare lingua inglese (quest’anno sarebbe entrato di ruolo ad Arcidosso), Scorretti conosceva altre lingue, fra cui il tedesco. E proprio dal tedesco aveva tradotto nel 2015, l’opera del danese Emil Rasmussen su David Lazzaretti, “Un Cristo dei nostri giorni”, edito da Effigi, la prima traduzione italiana di un testo scritto nel 1904.
Aveva cominciato a studiare anche il russo, ma oltre alle lingue, la sua passione era la musica: cantante, cantautore, cantastorie, scriveva testi e musica di composizioni che fino a poco tempo fa erano riservate solo agli amici. Ma da alcuni mesi aveva cominciato a far conoscere a vere platee, insieme all’attore Roberto Magnani, lo spettacolo “Si potrebbe far finta di niente” di cui una buona parte di canzoni da lui composte aveva come tema gli orrori della Germania nazista. Uno spettacolo già rappresentato con crescente successo in molte piazze amiatine durante l’estate e che aveva ancora numerose date da onorare. “Conoscevo Renzo fin da quando eravamo bambini, ma il suo talento – ricorda Roberto Magnani – l’ho scoperto da poco. Ho insistito perché ne facesse uno spettacolo, perché i suoi inediti meritavano davvero di essere conosciuti. 10 serate ad agosto, alla presenza addirittura di alcuni figli di deportati di Auschwitz. Aveva interessi profondi e una sensibilità sincera verso argomenti storici che studiava e metteva in musica per dare risposte artistiche alla sua voglia di giustizia e di libertà. Era questo – dice Magnani – un momento magico e produttivo per lui. È stato emozionante vedere come finalmente Renzo fosse apprezzato soprattutto da un pubblico colto e preparato. Testi e accompagnamento che fanno riflettere sull’uomo e le sue vicende, soprattutto quelle più amare, per risvegliare le coscienze e la consapevolezza di essere uomini”.
La notizia della scomparsa del prof Scorretti ha provocato decine e decine di reazioni fra i suoi studenti che hanno inondato i social con sue foto e canzoni scritte da lui stesso a dimostrazione di un affetto profondo che li legava a questo insegnante sicuramente particolare, che amava insegnare inglese facendo cantare canzoni in lingua e divertendo convinceva anche i più restii a masticare qualche parola di lingua straniera. Addio prof. Ci mancherai e ti vogliamo bene, scrivono i ragazzi nei loro profili.