Domenica 15 aprile si è svolta la cerimonia con la Santa Messa presieduta dal Vescovo della Diocesi di Pitigliano, Sovana e Orbetello. Santa Fiora ha accolto con una festa il ritorno del prezioso reliquiario delle Sante Flora e Lucilla, dal Museo Diocesano di Pitigliano, dove è stato conservato per molti anni, alla Pieve delle Sante, del borgo amiatino.
Domenica 15 aprile si è svolta la Santa Messa presieduta dal vescovo della Diocesi di Pitigliano, Sovana e Orbetello, Monsignor Giovanni Roncari, alla presenza del sindaco, delle autorità civili e religiose e di tanti fedeli. «E’ un evento importante per la nostra comunità – ha commentato il sindaco Federico Balocchi – erano 30 anni che aspettavamo il rientro delle reliquie e del reliquiario: si tratta di un oggetto di grande valore, considerato un unicum dal punto di vista storico, in quanto reca le effigi degli Aldobrandeschi e degli Sforza, ovvero degli sposi che rappresentarono il passaggio fra le due dinastie che esercitarono la sovranità sulla contea di Santa Fiora. Il reliquiario da secoli è fortemente venerato dalla popolazione locale: ogni anno, il 29 luglio, la comunità di Santa Fiora si ritrova in solenne processione. Fino ad oggi, il reliquiario veniva portato a Santa Fiora, solo il 29 luglio, per poi far rientro a Pitigliano, al Museo Diocesano. Da quest’anno rimarrà stabilmente nella Pieve di Santa Fiora».
«Un risultato – prosegue il sindaco – raggiunto grazie ad un accordo tra Comune, Diocesi di Pitigliano e Parrocchia delle Sante Flora e Lucilla, che hanno avviato un percorso per la valorizzazione delle opere d’arte di proprietà della Parrocchia, attualmente conservate al Museo Diocesano di Pitigliano, con l’obiettivo di ricollocarle nel loro luogo di origine».
Il Comune si è fatto carico della messa in sicurezza della Pieve di Santa Fiora: il Reliquiario viene conservato all’interno di una teca ad isola, con vetro espositivo blindato antisfondamento. Inoltre tutta la Pieve è stata dotata di un sistema di allarme e videosorveglianza per garantire la sicurezza di tutte le opere comprese le terracotte Robbiane, che rappresentano la più importante collezione di Della Robbia nel mondo.
«Siamo felici di questa ricollocazione – ha commentato anche il parroco don Giacomo Boriolo – e dell’accordo raggiunto tra Comune, Parrocchia e Diocesi, anche per l’intenso legame affettivo e religioso della comunità locale con il Reliquiario».
La Parrocchia garantirà il libero accesso alla Pieve per la visione del Reliquiario e delle Robbiane ai residenti, ai visitatori e ai ricercatori, stabilendo giorni e orari di apertura che saranno indicati anche all’ingresso della chiesa.