Procede l’indagine InVetta – Indagine di biomonitoraggio e valutazioni epidemiologiche a tutela della salute – nei comuni amiatini interessati dal movimento geotermico che negli ultimi anni ha visto la nascita di diverse centrali nel territorio. L’iniziativa dell’Agenzia regionale di Sanità (Ars) diretta da Fabio Voller vuole far luce sullo stato di salute della popolazione più esposta alla geotermia prendendo a campione circa 2000 persone residenti nei comuni di Arcidosso, Castel del Piano, Santa Fiora, Piancastagnaio e Abbadia San Salvatore di età compresa tra i 18 e i 70 anni. L’indagine prevede analisi di sangue e urine per determinare la presenza di metalli pesanti (arsenico, mercurio, cromo, tallio) e per controllare glicemia, colesterolo e transaminasi; a seguire una visita generale sullo stato di salute, quindi misurazione della pressione e rivelazione delle misure antropometriche (peso e altezza); una valutazione della salute respiratoria e la compilazione di un questionario sulle abitudini di vita compresa di storia clinica personale.
I primi risultati dell’indagine, poco incoraggianti, svelano alcuni valori superiori ai limiti di tollerabilità su molti cittadini che si sono sottoposti agli esami, si parla specificamente di metalli pesanti come arsenico e mercurio. Per adesso non è possibile trovare una regola ma tra i cittadini di Arcidosso, i valori alterati sono quasi una costante, mentre, per il momento, è diversa la situazione a Castel del Piano, dove i valori dei metalli risultano più bassi.