Coldiretti annuncia che sono state avviate le vie legali per ottenere i risarcimenti da predazione: “Quando abbiamo lanciato noi l’idea – osserva Mirella Pastorelli – Coldiretti non ci ha sostenuto. Bisognerebbe essere uniti”. l’intervento di Coldiretti sarebbe immediatamente successivo all’ideazione di un progetto del Comitato per consentire agli allevatori di dare inizio a un’azione giudiziaria comune,
vista la violazione dei diritti. L’obiettivo è quello di “unirsi per il raggiungimento del fine comune della tutela degli allevatori. Il che è raggiungibile – spiega la legale del Comitato Rosalba Bonacci – creando un tavolo di lavoro dove discutere proposte reali e fattibili riguardo alle problematiche della predazione, sostenendo le richieste anche economiche”.
Il Comitato – aggiunge la presidente Pastorelli – si sta adoperando per acquisire uno studio scientifico sull’allevamento della pecora, le sue caratteristiche e i prodotti che ne derivano, per dimostrare quale sia l’attività svolta e non tutelata e fornire a ciascun membro del Comitato un consulente che sulla base dei registri e dei conti di ogni azienda, relazioni sulla perdita economica sofferta a causa delle predazioni, una polizza per le spese di lite e assistenza legale.”