Sabato 21 ottobre all’ex Enaoli di Rispescia, a cominciare dalle 15, gli amici hanno incontrato il professor Giancarlo Scalabrelli, docente all’Università di Pisa, esperto in viticultura, scrittore, poeta, che è stato affetto da Sla: “Al di là delle apparenze- scrive Scalabrelli- un vero uomo è molto più di quel che si vede, il suo corpo è una copertina. Gli occhi il titolo. Ma dentro è un libro…un grande libro. A pochi è dato leggerlo, perché pochi sanno comprenderlo”. In professore pisano, con radici amiatine, è notissimo in Amiata e in tutto il grossetano dove ha spesso lavorato e dove conosce benissimo aziende, caratteristiche delle uve e dei vini. Autore insieme ad Aurelio Visconti anche di un libro intitolato “Agresto, un condimento ritrovato”, un condimento preparato con uve non mature, ha da sempre sostenuto che “la grande varietà di ricchezze gastronomiche sta nella diversità dei prodotti di partenza, nelle differenze di clima, territorio e tradizione e nell’abilità delle popolazioni di combinare mirabilmente i prodotti ottenuti dalle attività agricole”. Da qualche tempo si è ammalato di Sla, , ma la sua voglia di scrivere e di studiare non si è interrotta, tanto che anche ultimamente ha scritto vari articoli sulla qualità delle uve e delle vendemmie di questo 2017. Scalabrelli è anche scrittore, romanziere e poeta. Di tutte queste caleidoscopiche sfaccettature si parlerà alla presenza di Scalabrelli stesso, nel pomeriggio di sabato prossimo: farà da moderatore Francesco gentili. Scalabrelli stesso esporrà l’intervento dal titolo “Il grande viaggio”; Claudio D’Onofrio: il ricercatore e il docente di viticultura; Anita Toffanin: poliedrica; Enrico Corsi: il viticoltore; Aurelio Visconti: attività territoriale amiatina; Patrizia Nardi: poesie; Giorgio Nardi: le interpretazioni pittoriche delle poesie; Don Carlo: un cammino con i suoi romanzi e la sua amicizia; Lauro Magri: un amico ritrovato; Umbertomario Bambi: il podista; Lura Zuddas: il professore. Scalabrelli è nato ad Orbetello ed oltre ad essere professore all’Università di Pisa è stato coordinatore di progetti di ricerca sulla valorizzazione del germoplasma della vite, co-proponente di un database viticolo universale ed è autore di oltre 200 lavori a stampa.