La cittadina spagnola ospita uno dei più grandi musei minerari al mondo. Il sindaco di Abbadia, Fabrizio Tondi: “Una grande opportunità per imparare e crescere.”
Continuano gli stretti rapporti con la rete delle città minerarie d’Europa. Dopo gli incontri con Idrjia in Slovenia, stavolta una delegazione amiatina si è recata da giovedì 21 a sabato 23 settembre ad Almadén, la località spagnola che ha ospitato per centinaia di anni uno dei più grandi complessi mercuriferi europei. L’occasione è stata il “XVII Congreso Internacional sobre Patrimonio Geológico y Minero”, ma l’appuntamento è stato utile anche per fare il punto sui progetti di interscambio culturale e per parlare della possibilità di includere il Parco delle Miniere dell’Amiata all’interno dei siti UNESCO (i siti di Idrija ed Almaden hanno già questo riconoscimento).
Al convegno hanno preso parte il dott. Daniele Rappuoli, direttore del museo, il prof. Orlando Vaselli (Università di Firenze) e il geologo Francesco Bianchi (collaboratore nella bonifica), i quali hanno presentato due panel relativi alla bonifica della miniera di Abbadia San Salvatore: “More than one hundred years of mercury exploitation at the mining area of Abbadia San Salvatore (Mt. Amiata, central Italy). A methodological approach towards a new historic mining park” e “Remediation activities at the former Hg mining area of Abbadia San Salvatore (Siena, Tuscany Region, central Italy)”.
Il sindaco di Abbadia San Salvatore, Fabrizio Tondi, e l’arch. Sauro Mambrini hanno partecipato in rappresentanza del Parco Nazionale, portando il saluto del presidente uscente del Parco, Luigi Vagaggini e del nuovo presidente, Francesco Pizzetti. “Il museo minerario di Almadén – ha commentato Tondi – è una realtà articolata e complessa, diffusa anche al livello del paese. Senza dubbio incide la storia di lungo corso che ha consentito una buona esperienza nella gestione turistica della struttura, ma questa è anche un’opportunità per noi per imparare e per prendere degli spunti per il futuro del nostro parco minerario.” E sulla possibilità di essere inseriti tra i siti UNESCO, il sindaco ha le idee chiare: “Le realtà minerarie di Almadén e Idrija sono disponibili ad accoglierci all’interno della loro rete e questa per noi è una grandissima opportunità che riporterò direttamente al presidente del Parco, il quale era già al corrente della richiesta. Far sì che il Parco Nazionale delle Miniere dell’Amiata sia inserito all’interno del patrimonio UNESCO ci consentirebbe di poter presentare al livello mondiale un’offerta turistica e culturale integrata al pari delle altre realtà mercurifere europee. Ci stiamo lavorando da tempo, adesso possiamo farlo diventare realtà.”
Il Sindaco di Almadén, l’Alcalde D. Siro Ramiro Nieto, ha accolto la delegazione amiatina illustrando le grandi potenzialità del complesso museale spagnolo che, oltre al museo minerario, si è sviluppato anche come sede ospitante di musei tematici attinenti capaci di arricchire l’offerta turistica e culturale del luogo e come sede di ricerca in campo mineralogico e geologico. In questa occasione è stata confermata la volontà del Parco Nazionale di procedere alla richiesta di ampliamento del riconoscimento UNESCO.