Pioggia di soldi sull’Amiata per l’ammodernamento della viabilità, in particolare per il Cipressino. Ora è la Provincia che deve dare il via alle procedure. Il sindaco di Castel del Piano Claudio Franci, che da anni si sta spendendo per questo annoso problema, è soddisfatto e il coordinatore del Pd amiatino Alberto Coppi si complimenta con la regione Toscana e in particolare con Leonardo Marras.
La buona notizia è che coi quasi 10 i milioni di euro che arriveranno sull’Amiata grossetana dai fondi del progetto d’area dei Comuni geotermici si costruiranno strade e infrastrutture. 4 milioni all’anno da qui al 2024. E la strada del Cipressino, raccordo cruciale fra Amiata e Senese ha avuto un’attenzione speciale: il piano assegna 6,2 milioni di euro: nel dettaglio 2,2 milioni consentiranno di avviare i lavori tra il chilometro 20 e 21+100 nel comune di Cinigiano, un pezzo di strada ad alta incidentalità.
Il progetto esecutivo prevede la realizzazione di una variante Casalino SP70 e la messa in sicurezza dell’intersezione con la strada provinciale di collegamento a Monticello Amiata e all’entroterra di Cinigiano. 4 milioni di euro saranno impiegati per il tratto tra il chilometro 22+600 e il 25, nel comune di Castel del Piano, con curve strette e pericolose e cedimenti stradali. In questo caso sarà necessario avviare la progettazione della variante in località Magliesi dal torrente Zancona al raccordo vicino al tratto a 3 corsie.
Questo il quadro che deve, comunque, prendere il via: “Sono soddisfatto – commenta Claudio Franci – perché per la prima volta si individuano i lotti da dove cominciare e si stabiliscono somme certe, esistenti, provenienti dalla geotermia. A questo punto il problema è legato alle procedure e alla capacità della provincia di dare il via alle opere”. “Speriamo che l’iter che è partito il 7 settembre – commenta Coppi – si tramuti subito in cantiere. Questo è il passo indispensabile. Mi complimento con le parti istituzionali, coi sindaci dei comuni geotermici e col capogruppo regionale Pd Marras, perché questo è un passaggio cruciale di una lotta che ha unito tutti per l’ammodernamento del Cipressino. Intanto la scelta dei lotti da dove cominciare, quello del Casalino e della Zancona, ci consente di scorrere da Castel del Piano fino a Montenero in modo ottimale. Siamo consapevoli che la regione Toscana, parte della politica, i comuni geotermici e la provincia si sono coalizzate per fare risultato. Siamo anche consapevoli che la provincia in questo momento particolare non ha soldi da investire, ma deve comunque riservare attenzione a un problema che è basilare per tutto il territorio provinciale. Consideriamo dunque una lacuna il fatto che la provincia non si sia spesa a sufficienza per caldeggiare la questione. Cosa che adesso deve fare operativamente”.
Ma per la viabilità non finisce al Cipressino. Infatti oltre all’investimento per l’ammodernamento dell’arteria principale montana, vi sono altri stanziamenti: per il comune di Santa Fiora sono stati stanziati 2 milioni di euro: 1 per la strada provinciale 4 Pitigliano – Santa Fiora, per la messa in sicurezza della frana a San Benedetto, per il quale c’è già il progetto preliminare. E 1 milione per cofinanziare la realizzazione del teleriscaldamento nel centro storico di Santa Fiora. Al territorio di Roccalbegna sono stati assegnati 1,3 milioni di euro: 600.000 per la messa in sicurezza della strada provinciale 24 dal chilometro 12 al chilometro 27; 700.000 euro per la strada provinciale 160 dal chilometro 42+820 al chilometro 45+500 dove si sono verificati 3 movimenti franosi. Vi sono poi altri 2,2 milioni di euro per finanziare ulteriori interventi nei comuni geotermici toscani.