Si è chiusa domenica 20 Agosto la mostra illustrativa e fotografica allestita nel giardino esterno alla Chiesa “della Madonnina” di Campiglia d’Orcia, la mostra “Per salvare Campigliola”, promossa dalla quasi omonima associazione “Per Campigliola” – coordinata da Giorgio Sbrilli – con il sostegno economico della Pro Loco campigliese, il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Castiglione d’Orcia e della Societas Tintinnani di Rocca d’Orcia. Undici pannelli di grandi dimensioni, nei quali è stata fornita un’efficace sintesi tra passato, presente e futuro del palazzo storico eretto dai nobili Visconti circa ottocento anni or sono, su un pianoro roccioso che sovrasta l’abitato del paese e domina la Val d’Orcia da una posizione un tempo strategica per altri motivi, oggi in chiave turistico-ambientale. “Possiamo tracciare un bilancio positivo – dichiara Sbrilli – a cominciare dai circa trecento visitatori ufficiali (che hanno lasciato la loro firma, ndr) al momento dell’inaugurazione, che ha visto la presenza di numerose persone e l’intervento o il sostegno di alcune personalità e soggetti politici ed istituzionali, e durante la quale il sindaco, Claudio Galletti ha ribadito la volontà dell’Amministrazione Comunale di perseguire l’obiettivo del recupero e della piena fruizione di Campigliola”. Oltre questi aspetti principali, Sbrilli ne sottolinea altri, solo in apparenza minori: “Vi sono stati due momenti musicali, offerti dagli “Inchanto Duo” Michela Scarpini e Cesare Guasconi e poi nell’ambito del loro progetto “Syntagma” insieme a Daniele Nutarelli; inoltre è stato valorizzato il giardino all’ingresso del paese, come il piccolo edificio di culto, che è anche monumento ai Caduti delle guerre, di recente restaurato dal Comune con una somma di denaro che una concittadina di origini campigliesi ha voluto destinare in eredità all’ente locale”. E’ indubbio che l’azione portata avanti dai volontari della nuova Associazione, sorta lo scorso anno e che vanta un’aggiornata pagina facebook curata dai giovani e creativi Samuele Mazzini e Giacomo Sbrilli, è stata determinante nel riportare all’attenzione di tutti l’edificio storico, in stato di abbandono da molti anni e che, a questo punto, versa in precarie condizioni statiche, per le quali urgono interventi di consolidamento. Unica nota negativa (involontaria) è stata la lettera di cui ha dato notizia il primo cittadino durante l’inaugurazione della mostra, pervenuta al Comune da un legale per conto dei proprietari del Palazzotto, i quali dopo lungo silenzio hanno fatto sapere di essere disposti a cedere il manufatto, ma solo dietro un corrispettivo economico.