L’Amiata si illumina

foto-castagni-e-croceLa croce, faro per l’Amiata e simbolo visibile della potenziale unità di tutta la montagna. La croce monumentale del Monte Amiata sarà visibile e luminosa, sulla cima della montagna incantata fino a 70 chilometri di distanza. “L’Amiata si illumina” è infatti un progetto che si inserisce nel percorso “Destinazione Amiata”, il nuovo piano di destinazione turistica territoriale che riguarda l’area amiatina che vede insieme l’associazione culturale Ferra il Bosco di Abbadia San Salvatore in collaborazione con la Società Macchia Faggeta ed i comuni di Abbadia San Salvatore, Santa Fiora, Arcidosso, Castel del Piano, Piancastagnaio e Seggiano. Sono questi soggetti ad avere avuto l’idea di accendere un faro nell’Amiata facendo brillare la croce monumentale attraverso un’operazione artistica dal forte valore simbolico. Simbolico perché in chiusura del 1800, Papa Leone XIII volle che sulle venti cime più alte d’Italia fossero erette croci monumentali. Fra le quali ci fu quella dell’Amiata, che fu realizzata come nona, nel 1910. Il progetto fu commissionato all’architetto Zalaffi di Siena, che la volle realizzata in stile belle èpoque, con vari elementi del modo artistico del tempo, ricamato e fiorito. Tutta in ferro battuto, alta 22 metri, su una base di 8 metri per 8, fu abbattuta dai bombardamenti tedeschi nel 1944 e subito ricostruita, tanto che il 26 agosto 1946 l’opera era compiuta e il papa Pio XII in persona accese la croce con le diecimila lampadine da cui era stata ricoperta premendo da Roma il pulsante di accensione. Il 25agosto 1996 quando fu celebrato il 50° Anniversario della rielevazione, la Croce fu illuminata con oltre 2000 lampadine e così accadde nel 2010, l’anno del centenario della sua prima elevazione. Più di un secolo di storia, insomma, si è fermata sulla croce nella cima dell’Amiata e pur in mille traversie la Croce è riuscita a resistere fino ad oggi. L’installazione di luce, dunque, vedrà in questo 2017 l’impiego di oltre 1 km di cordoni led, per un totale di oltre 30.000 led a basso consumo energetico e sarà una suggestione visibile da oltre 70 km di distanza. Gli organizzatori osservano che “l’obbiettivo è quello di accendere un faro sul Monte Amiata utilizzando un metodo non convenzionale e dal potenziale sviluppo artistico che vede la cooperazione dell’intera comunità del Monte Amiata. Un’occasione per valorizzare e mettere in evidenza la montagna al cospetto di tutte le vallate circostanti e porre un seme che simbolicamente unisca tutti i paesi dell’Amiata”. La Croce rimarrà illuminata dal 1 fino al 31 agosto.

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