“Sicurezza sì ma con norme proporzionate”. I giovani Democratici grossetani lanciano un appello al Pd perché siano alleggerite le norme troppo rigide in fatto di sicurezza che stanno mettendo in serissima difficoltà gli organizzatori delle feste dell’estate già da tempo in calendario in tutta la provincia e di veder sfumare e polverizzarsi la fatica di tanti che hanno costruito cartelloni estivi e non solo. Le nuove misure di sicurezza previste dalla circolare inviata l’8 giugno ai prefetti e ai questori dal capo della polizia, Franco Gabrielli, dopo quanto accaduto in piazza San Carlo a Torino rischiano di mandare in tilt molti eventi dell’estate. Monitoraggio degli accessi e del flusso di persone, piani di emergenza ed evacuazione, indicazione delle vie di fuga e percorsi separati per l’accesso e il deflusso, piani antincendio e antisbarramento. Una serie di regole e provvedimenti per la gestione delle manifestazioni pubbliche che dovranno rispettare sia la ‘safety’, cioè la salvaguardia dell’incolumità delle persone sia la ‘security’ e cioè i servizi di ordine e sicurezza pubblica. Lo scopo è sacrosanto: innalzare le condizioni di sicurezza generale, ma le conseguenze di tali norme diventano disastrose per gli eventi soprattutto quelli più piccoli per i quali, in ogni modo, è previsto lo stesso obbligo che per le grandi. Già qualche festa è stata cancellata. Per esempio a Montelaterone, la Maxi music parade che raccoglieva nel borgo centinaia di dj è stata soppressa: “Se ne riparlerà l’anno prossimo- commenta Andrea Pallari membro dell’associazione Montelaterone-non abbiamo le forze economiche per mettere in pratica tutte le regole e nemmeno il tempo materiale per farlo”. E potrebbe saltare anche la mezzanotte bianca dei bambini di Castel del Piano e altre iniziative già fissate nel calendario estivo dell’amministrazione e organizzate dalle contrade. “Ci vogliono piani di evacuazione per fare una corsa degli insaccati- spiega il capitano delle Storte Gabriello Ceccarelli- o una cuccagna o altri piccoli eventi. Ci vuole che qualcuno firmi per prendersi la responsabilità se succedesse qualcosa. Ci vuole un piano di evacuazione, un’autoambulanza, i carabinieri, vie di fuga. E ci vogliono soldi per farsi approntare il piano. Un pasticcio”. Intanto i sindaci si stanno organizzando per i grandi eventi a cui non si vuole assolutamente rinunciare: per esempio l’evento di Simone Cristicchi a Monte Labro di Arcidosso o il palio di Castel del Piano. Si sa che venerdì scorso, in occasione della presenza di Prefetto e Questore a Castel del Piano il problema è stato posto alle autorità e che si sta pensando di lavorare al meglio per essere in regola. Molti sindaci, si dice, stanno pensando di progettare piani di evacuazione e vie di fuga per lo meno per le piazze principali dove potrebbero essere concentrate tutte le manifestazioni. In particolare Claudio Franci sindaco di Castel del Piano, spiega: “Noi siamo avvantaggiati in quanto il paese è pianeggiante e aperto, con molte vie di fuga. Stiamo valutando di approntare un regolamento per tre piazze, Piazza Garibaldi, Piazzone e Tennis per poter agevolare le associazioni. Per il palio con ulteriori accorgimenti oltre a quelli già messi in campo, non ci dovrebbero essere problemi. Ci rivedremo la settimana prossima con le forze dell’ordine per studiare meglio la situazione. Ma i grandi eventi non dovrebbero essere a rischio. Per la mezzanotte dei bambini incontrerò a breve i commercianti”. Di fronte a questo quadro, i Giovani democratici incalzano: “Chiediamo alla nostra organizzazione e al nostro partito di intervenire per rispettare le aspettative dei tanti che rendono vive le nostre associazioni, le nostre città e i nostri paesi, le aspettative di chi vuole vivere spensieratamente anche in questi difficili tempi”. Anche ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) si è già mossa per chiedere una revisione delle regole sulla sicurezza.