A Colleferro di Roma si è costituita l’associazione “Maria Lilia”, per promuovere il processo di beatificazione della suora che nacque a Castell’Azzara il 24 maggio 1892, da Fortunato Mastacchini e Caterina Baffetti che chiamarono la bambina col nome di Teresa.
Dopo aver preso i voti nel convento di Ischia di Castro, nel 1919 la religiosa fondò nella diocesi di Segni l’istituto delle Terziarie della Divina Provvidenza e morì in odore di santità proprio a Colleferro di Roma la mattina del Giovedì Santo del 1926. La popolazione la considerò subito santa e anche a Castell’Azzara, soprattutto durante la guerra, fu invocata perché proteggesse i castellazzaresi. Anche nelle necessità più personali non pochi invocano la sua protezione e portano con sè l’immagine della religiosa. C’è chi racconta di essersi affidato a lei per tornare dalla guerra di Russia sano e salvo, oppure di essersi salvato dai bombardamenti solo elevando una preghiera a Suor Maria Lilia.
Per la suora castellazzarese, dunque, morta a soli 33 anni, è arrivato, dopo 91 anni, il momento della canonizzazione e beatificazione. A richiedederla è un’associazione nata appositamente per questo scopo e di cui è portavoce la Dottoressa Lucia Trinchieri, postulatrice che a nome della associazione, lo scorso aprile ha rivolto ufficiale richiesta all’antistite Velitern, nell’anniversario della morte della religiosa a Colleferro, nella Valle del Sacco lungo la via Casilina, durante una Messa Pontificale del Vescovo di Velletri e Segni, Monsignor Vincenzo Apicella, che ha celebrato il 91 anniversario della morte di Suor Maria Lilia Mastacchini.