Castel del Piano: al via il XXIX Motoraduno delle frittelle con i Nomadi in concerto

17358632_1814301495487653_8736092046414565133_oCastel del Piano è pronto ad accogliere il XXIX motoraduno delle frittelle, aprendo, così, la stagione degli eventi di primavera e per l’occasione cala l’asso coi Nomadi in concerto gratuito in Piazza Garibaldi.

Una tre giorni effervescente, valida come seconda prova del campionato italiano di turismo per il motoraduno itinerante, che va da venerdì 21 a domenica 23 aprile con eventi di vario genere e con la presenza ormai inossidabile delle frittelle insieme alla gastronomia, offerta sotto il tendone appositamente allestito e in funzione fin dal pranzo del venerdì.

Primo grande evento la sera del venerdì alle 21 col concerto dei Leggera Electric Folk Band, formazione musicale amiatina, unica nel suo genere in Toscana, che unisce la potenza del rock alla poesia della musica popolare. Giornata piena il sabato con visita, per i motoradunisti, delle miniere del Cornacchino di Castell’Azzara, del museo minerario e di Villa Sforzesca, e poi Sorano, Sovana e le cascate del Molino di Saturnia. Al ritorno a Castel del Piano sarà offerto un aperitivo dal bar il Quadrifoglio.

Intanto, durante la mattina del sabato il Motoclub ha organizzato per i ragazzi di seconda e terza media e per la quarta liceale un incontro sulla sicurezza stradale alle ore 9 in sala consiliare. Ci sarà il pulmann azzurro e la Lamborghini che i ragazzi potranno visionare prima e dopo aver partecipato al convegno sulla sicurezza, organizzato col contributo della polizia di stato e col patrocinio dell’amministrazione comunale e della società della salute Amiata grossetana. Alle 21:30 di sabato, infine, concerto dei Nomadi in piazza Garibaldi con ingresso gratuito.

Si chiude la tre giorni delle frittelle, domenica alle 14, dopo la motocavalcata sulle strade sterrate amiatine e dopo una sosta alle Macinaie epr l’aperitivo offerto dall’hotel le Macinaie.

Info: www. motoradunocasteldelpiano.it cell: Daniele 3357227410.

Da Venerio
Aurelio Visconti
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