Riccardo Casadei, il figlio di Secondo, l’autore di “Romagna mia” scrive ai cantori del maggio di Poggio Pinzuto di Roccalbegna, spediscono omaggi, chiedono le parole del maggio 2016 e ringraziano il gruppo per aver musicato il maggio sull’aria di Romagna mia, la canzone ormai “inno nazionale”, scritta dall’indimenticato Secondo Casadei nel 1954. Stupore e grandissimo piacere dei venti musicanti di Poggio Pinzuto, i quali, ogni anno, scrivono le parole del maggio, sull’aria di una canzone nota e particolarmente cara al pubblico. Così, quest’anno, Luciano Giustarini, detto affettuosamente “il Cicalino”, storico ottantenne del coro dei maggiaioli, ha scelto la musica e Giovanni Zanaboni, per la seconda volta, ha trovato le parole che poi il coro ha eseguito nella lunga notte del 30 aprile, per rendere omaggio all’arrivo della bella stagione. “Albegna mia,/ la rocca è in fiore/ognuno a maggio/sogna l’amore/nel cielo intenso/torna a volare/la rondinella/che vien dal mare./Albegna, e rocca mia/viole e panse’/ ci sai donar”. Questo il ritornello, sull’aria del valzer, appunto di Romagna mia, la canzone che ormai tutto sanno intonare, scritta da Secondo Casadei, e incisa a Milano, nel 1954. Oltre che dalla grande orchestra Casadei, è stata riproposta da grandissime voci: da Claudio Villa a Nilla Pizzi da Orietta Berti a Rosanna Fratello, Giorgio Consolini e poi da Raffaella Carrà, Fiorello, Francesco Guccini, Gigi Proietti, Ivana Spagna, Orietta Berti, Iva Zanicchi, Jovanotti, Renzo Arbore, I Nomadi, Gloria Gaynor, i Pitura Freska, Elio e le Storie Tese, Tito Puente, Amalia Gré, Laura Pausini, Deep Purple, Luciano Pavarotti. Per non parlare delle versioni in russo, giapponese, spagnolo ed ebraico. E si sa per certo che Romagna mia era una delle canzoni preferite da Giovanni Paolo II. “Nonostante questo illustre pedegree di interpretazioni-spiega Giovanni Zanaboni-non ci siamo intimiditi e abbiamo scelto di cantarla per il nostro maggio e devo dire che è venuta bene. Fra l’altro, quest’anno, ai “Cantori del Sasso Pinzuto” si sono aggiunti, almeno per questa volta, tre validissimi musicisti: Clelia al violino, suo marito Alessandro alla chitarra (entrambi campani) ed infine Lorenzo, che prima di stabilirsi a Roccalbegna, ha a lungo abitato in Inghilterra dove, oltre che lavorare, era anche il chitarrista del gruppo rock-progressivo “Airbridge”. Sempre in gamba, poi, il nostro capocoro Luciano Giustarini, che ci dirige con la passione di sempre”. Zanaboni, dunque, spiega anche che proprio Giustarini ha ricevuto una lettera con tanto di griffe, dai Casadei e che il capocoro ha chiamato a raccolta tutti i cantori per aprirla e leggerla insieme. C’era scritto: “Caro maestro Giustarini, abbiamo appreso casualmente che quest’anno in occasione del canto del maggio, lei ha diretto un gruppo di suonatori e cantori di Roccalbegna hanno eseguito Romagna mia, la più popolare canzone di mio padre Secondo Casadei con un testo originale scritto dal signor Giovanni Zanaboni…ci piacerebbe davvero se non ascoltare per lo meno avere il testo scritto appositamente epr questa occasione per conservarlo fra i nostri ricordi. Sarebbe possibile? Complimenti epr continuare a portare avanti queste belle tradizioni”. Giovanni Zanaboni racconta dell’emozione di tutti, dello stupore e del piacere. “La lettera-dic-la custodiremo fra i nostri cimeli più cari, insieme al cd con l’incisione originale di Romagna mia, che Riccardo Casadei ci ha voluto gentilmente inviare e gli manderemo subito quanto ci chiede, orgogliosi, nel nostro piccolo, di andare a far parte di ricordi di una così illustre famiglia musicale”