Alla serata con cui l’amministrazione comunale di Semproniano informava la comunità di Petricci che entro quattro giorni sarebbero arrivati venti migranti, era presente anche Guendalina Amati, consigliere comunale di Arcidosso e referente in Amiata di Fratelli d’Italia chiamata all’assemblea da alcuni residenti della frazione. La consigliera arcidossina difende i reclami dei cittadini e ce ne ha per tutti: “Quello che doveva essere un scambio d’informazioni ed idee tra sindaco e cittadini si è rivelato un monologo del primo cittadino a favore dell’arrivo dei migranti-commenta la Amati-senza nessun riguardo verso i propri concittadini, verso le loro paure e perplessità; sono state fatte una serie di illazioni, alquanto fuori luogo, di razzismo della popolazione di Petricci, che democraticamente ha “osato mugugnare” pubblicamente o sui social network; accuse da parte del formatore di Heimat di propagandismo padano e di ignoranza da parte della popolazione, che dovrebbe seguire dei corsi su come comportarsi con i migranti, perché ovviamente sono gli anziani di Petricci a doversi adeguare all’altro”, chiosa la Amati che aggiunge: “In attesa della documentazione che permetta ai migranti di spostarsi liberamente in Europa, avranno vitto e alloggio al costo di 35 euro giornaliere a carico dello Stato e della Comunità Europea, potranno svolgere piccoli lavoretti, ma più che altro saranno ombre. E mentre l’Arci e chi di dovere scoprirà se questi soggetti hanno diritto o meno di essere accolti come rifugiati politici, essi vengono tenuti in strutture pubbliche o private per mesi e mesi come turisti”, afferma Guendalina Amati che definisce “sconcertante” il modus operandi di un’amministrazione guidata dal partito Democratico, che non ha informato i propri cittadini dicendo che la cosa andava accettata senza proteste, per non creare problemi agli occhi del Prefetto. Il quadro d’insieme appare chiaro, meno trasparenti e democratiche appaiono le scelte operate dal comune di Semproniano targato Pd nei confronti dei propri cittadini”, chiude Guendalina Amati.